Casal di Principe, don Peppe Diana: la vita del prete martire la “prima” nella sua chiesa

Domani ci sarà su Tv200 l'anteprima del documentario «L'altra Parola di don Peppe Diana»

La parrocchia San Nicola di Casal di Principe
La parrocchia San Nicola di Casal di Principe
di Teresa Scalzone
Mercoledì 13 Marzo 2024, 09:14
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Domani sera, alle 20.30, presso la parrocchia San Nicola di Casal di Principe ci sarà la presentazione in anteprima nazionale del documentario di Tv2000 “L'altra Parola di don Peppe Diana”.

All'appuntamento saranno presenti cittadini, sacerdoti, associazioni, organi di informazione, ma anche rappresentanti dell'emittente che ha ideato e realizzato il progetto televisivo, accompagnati da Vincenzo Morgante e da Massimo Porfiri, rispettivamente direttore e amministratore delegato di Tv2000 e inBlu2000.

Attraverso le voci di familiari, amici, magistrati e della Chiesa, don Peppino viene descritto e raccontato come un giovane energico, impulsivo, amante della musica e della buona cucina, tifoso del Napoli e figlio della sua terra, Casal di Principe, testimone di una denuncia irrinunciabile contro la dittatura armata della camorra.

Una voce scomoda mai messa a tacere e che, ancora oggi, continua a indicare la strada del cambiamento. Dal momento della sua uccisione infatti, egli diventa un punto di riferimento «capace di testimoniare l'altra Parola». Il racconto è inoltre impreziosito da un filmato inedito, che immortala un intervento dello stesso don Diana in una scuola della zona. La presentazione sarà preceduta da un momento di preghiera e di riflessione con i sacerdoti della diocesi di Aversa e dall'analisi e dalla discussione del notissimo documento «Per amore del mio popolo non tacerò», pubblicato nel 1982 dai vescovi della Campania.

Sempre domani il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, esporrà nella sacrestia della chiesa una teca contenente una copia di questo testo, impreziosito da sottolineature e annotazioni apposte proprio dalla mano di don Diana.

Il testo dei vescovi campani spinse don Diana e tutti i sacerdoti della forania di Casal di Principe a stilare un documento dallo stesso titolo che, nel Natale del 1991, venne distribuito in tutte le parrocchie della città quale grido di dolore, ma anche un richiamo alla responsabilità dei credenti.

Sono in pieno svolgimento le iniziative per il trentennale dell'uccisione di don Peppe Diana che il 19 marzo porteranno a Casal di Principe migliaia di studenti. Mancano pochi giorni a quella data e gli appuntamenti sono praticamente quotidiani. Dopo il convegno svoltosi ieri a Napoli, presso la Pontificia facoltà teologica dell'Italia Meridionale, dal titolo "Il contesto, l'impegno e l'eredità pastorale di un martire", con l'arcivescovo don Mimmo Battaglia, venerdì alle ore 10, presso l'auditorium del liceo scientifico “Carlo Miranda” di Frattamaggiore si svolgerà l'evento intitolato “Per amore del mio popolo - Trent'anni di voci (1994 - 2024)”, organizzato dal liceo scientifico, dal gruppo Agesci Frattamaggiore 1 e dall'Azione cattolica parrocchia Maria Santissima del Carmine di Frattamaggiore.

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Lunedì, 18 marzo, veglia dei giovani della diocesi di Aversa presso la parrocchia di San Nicola alle ore 20. A partire già da oggi le scuole di Casal di Principe, a seguito di una lunga collaborazione durata mesi, si esibiranno con spettacoli musicali in una sorta di percorso itinerante dal titolo «Io per... dono» in memoria di don Peppe Diana. Un territorio intero che si prepara a celebrare il trentennale dell'omicidio del prete di Casal di Principe diventato ormai simbolo di pace, amore, riscatto e legalità. La testimonianza che, seppure c'è ancora da lavorare, moltissimo è cambiato da quel maledetto giorno.

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