La Regione Campania ha approvato il piano triennale del fabbisogno dell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta. «Abbiamo presentato un piano che teneva conto dei costi - ha spiegato il manager dell'azienda di rilievo nazionale Gaetano Gubitosa - È stato formulato tenuto conto del limite del tetto di spesa».
Il primo plauso all'approvazione proviene dalla consigliera Maria Luigia Iodice del gruppo “Partito Socialista Italiano, Campania Libera, Noi di Centro e Noi Campani”.
«In questo modo - fa sapere Iodice in una nota diramata ieri - abbiamo dato il via libera al direttore generale Gubitosa che potrà, da adesso, lavorare su nuove assunzioni, in un momento, va ricordato, non facile per la nostra sanità, considerando la carenza di personale specializzato e l'autonomia differenziata alle porte. In relazione ai contratti abbiamo disegnato delle linee guida per l'Aorn casertana. Innanzitutto, la Regione Campania desidera privilegiare le assunzioni tese a ridurre le forme contrattuali atipiche. Inoltre, abbiamo suggerito all'Azienda ospedaliera, nella sottoscrizione degli accordi, di utilizzare le graduatorie concorsuali già esistenti sul territorio regionale». Iodice, infine, annuncia: «stanno procedendo spediti i lavori di restyling al "Sant'Anna e San Sebastiano" per la costruzione di nuovi reparti, voluti fortemente anche dalla Regione Campania», conclude la consigliera regionale.
I sindacati
Per Nicola Cristiani, rappresentante della Cisl casertana con delega alla sanità, «si tratta di un primo passo. Ora l'azienda può puntare in concreto i propri obiettivi, fra cui l'assistenza per i nuovi posti letto. Saranno circa un centinaio e con questo piano potrà garantire il personale necessario. Così come per i dieci posti letto dell'Obi nel Pronto Soccorso i quali ora potranno avere le equipe necessarie».
È bene precisare che il reale fabbisogno di personale (medico, infermieristico e di altre figure professionali utili al nosocomio) è di numero maggiore rispetto le unità riportate nel piano presentato alla Regione. È proprio nella delibera del 17 luglio scorso che viene evidenziato il fabbisogno reale con quello possibile nel rispetto del tetto di spesa della normativa del 2004. Tuttavia, «con questi reclutamenti da un lato si sblocca il turn over che da diversi anni continua ad essere bloccato, dall'altro lato si assicura all'azienda San Sebastiano quella multidisciplinarietà che lo renderà ancora più attraente per altri medici e professionisti che potrebbe venire qui», continua ancora Cristiani.
È un primo passo anche per Domenico Piperno per la dirigenza medica e Mario Falco per il comparto, entrambi della Uil Fpl: «Siamo soddisfatti che il piano sia stato approvato. Ora però sarebbe bene capire i dettagli della destinazione dei "reclutati". Vale a dire, sarebbe utile il dato dettagliato dei reparti dove verranno contemplate tali assunzioni».
«Come Cgil Fp - dichiara il segretario Ciro Vettone - abbiamo appreso dell'approvazione del piano del fabbisogno e adesso vigileremo affinché lo stesso venga applicato nei tempi giusti per dare una risposta concreta ai cittadini di Caserta e provincia».
I dati
Stando al Ptfp 2023/2025, sono 1.582 dipendenti attivi nell'azienda ospedaliera casertana al 31 dicembre 2022. Secondo la delibera della Regione Campania 190 del 2023, dovrebbero essere 2.430, con un fabbisogno, quindi, di altre 848 unità all'attivo. Nel rispetto del tetto di spesa (ovvero considerando l'obiettivo di risparmio del costo del personale fissato dalla legislazione nazionale nel costo del 2004 diminuito del 1,4%) sono soltanto 434 le figure professionali che il Sant'Anna e San Sebastiano può reclutare fino al 2025. Di questi, 213 sono stati già assunti nel corso del 2023 mentre fino a dicembre del 2024 sono in programma altre 203 assunzioni.
Per il 2025, poi, che sarà il primo anno del prossimo piano triennale sono stanziate altre 18 assunzioni. È chiaro che si tratta di circa la metà delle figure necessarie a compensare la carenza del personale sanitario registrata ad oggi. Delle figure nel ruolo sanitario, invece di 550 unità potranno essere assunte 266, mentre di quelle nel ruolo sociosanitario invece di 110 ne saranno 96, nel ruolo tecnico invece di 47 saranno 37 assunzioni, mentre dell'area amministrativa saranno soltanto 35 le unità reclutabili invece delle 141 necessarie.