Non rispettata la raccolta differenziata: ​raffica di multe

Il Comune diffida l'azienda dei rifiuti: "Strade non spazzate correttamente"

Non rispettata la raccolta differenziata: raffica di multe
Non rispettata la raccolta differenziata: ​raffica di multe
di Daniela Volpecina
Domenica 8 Ottobre 2023, 09:50 - Ultimo agg. 19:00
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Rifiuti non conformi, tornano i blitz e le multe degli ispettori ambientali del Comune. L'ultimo episodio due giorni fa tra le frazioni di Casolla e Santa Barbara. Una decina le utenze, domestiche e non, sanzionate per aver conferito una tipologia di rifiuto diversa da quella prevista dal calendario di raccolta oppure per non aver differenziato le diverse frazioni. Contravvenzioni fino a 600 euro per il mancato rispetto dell'ordinanza che disciplina la materia. Un'azione repressiva quella che intende mettere in campo l'amministrazione nel tentativo di innalzare la percentuale di raccolta differenziata, ferma da mesi al 54%.

Nel mirino degli ispettori non solo le borgate, che pure continueranno ad essere attenzionate, ma anche il centro storico e i quartieri popolari con uno sguardo a quegli agglomerati che avevano attribuito la mancata selezione dei rifiuti all'assenza dei cassonetti condominiali ma che, all'indomani della consegna dei contenitori, continuano a far registrare anomalie ed errori nel conferimento.

Multe in arrivo anche per la Isvec, la società concessionaria del servizio di igiene urbana, accusata dal Comune di non effettuare correttamente la pulizia, lo spazzamento e lo scerbamento delle strade. In particolare quelle più frequentate - come viale Douhet, corso Trieste e le strade che lo intersecano - quelle in cui si svolge la movida ma anche quelle a rischio allagamento quando piove.

«È bene precisare che la rimozione dei rifiuti dalle caditoie non rientra tra le competenze del concessionario fanno sapere dall'ufficio tecnico - ma è evidente che se la strada viene spazzata correttamente e il fogliame secco rimosso invece che abbandonato lungo il percorso, ci saranno meno probabilità che quei residui finiscano nei tombini e li ostruiscano, rappresentando poi un ostacolo e un pericolo per la viabilità in occasione di piogge e temporali».
Un capitolo a parte merita poi il discorso movida. L'amministrazione ha più volte chiesto alla società di effettuare il lavaggio e la sanificazione delle strade del centro dopo il weekend per motivi igienico-sanitari, considerato che sistematicamente vengono rinvenute tracce di vomito e bisogni fisiologici lungo il percorso dei baretti e dei locali.

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Non decolla intanto la raccolta differenziata del vetro. I diciotto cassonetti "intelligenti" posizionati in città a giugno non sono infatti ancora entrati in funzione. Dapprima per effetto di un braccio di ferro tra il Comune e la società che gestisce il servizio di pubblica illuminazione che avrebbe dovuto alimentarli elettricamente, poi, quando è stato trovato un accordo tra le parti, è subentrato un guasto tecnico, probabilmente di natura elettronica.

Domani i dipendenti dell'Ente tenteranno di ripararlo, nel caso in cui non dovessero riuscirci, dovrà intervenire la ditta, originaria di Campobasso, che ha fornito i contenitori e che, come previsto da contratto, dovrà occuparsi della loro manutenzione per due anni. Resta la beffa per quei cittadini che negli ultimi tre mesi si sono recati più volte al cassonetto con le loro bottiglie di vetro senza poterle conferire.

Pur trattandosi di un servizio aggiuntivo a quello della raccolta porta a porta, il sistema dei contenitori smart era nato con l'intento di contrastare l'abbandono incontrollato del vetro nelle aree della movida e sensibilizzare i cittadini sul corretto conferimento di questa tipologia di rifiuto. Il vetro rappresenta infatti appena il 6,62 per cento dei rifiuti differenziati a Caserta, ciò perché la maggioranza finisce in discarica, mescolato con l'indifferenziato, invece che nelle piattaforme dedicate. Attualmente queste mini eco-isole si trovano in piazza Gramsci, piazza Correra, piazza Pitesti, piazza Vanvitelli, piazza Amico, piazza Garibaldi, corso Trieste, piazza Sant'Anna, via Mascagni, nelle frazioni di Parco Cerasola, Puccianiello, Casertavecchia, Pozzovetere, San Leucio e Vaccheria. Sul caso è intervenuto anche il consigliere di "Caserta Decide", Raffaele Giovine, con una interrogazione per chiedere lumi sull'accaduto: «La città ha beneficiato di un finanziamento di 134mila euro per l'acquisto di questi cassonetti spiega - e di 28mila euro da destinare a una campagna di comunicazione della durata di sei mesi della quale ad oggi non c'è traccia, e ciò malgrado il finanziamento sia stato impegnato a dicembre scorso». Il consigliere di opposizione punta l'indice poi anche sul mancato funzionamento dei contenitori e chiede spiegazioni sulle modalità che l'Ente intende adottare per sviluppare gli sconti sulla Tari che dovrebbero essere applicati a coloro che decideranno di smaltire il vetro attraverso i cassonetti smart.
 

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