Caserta, il Comune è al bivio:
Marino prepara il rimpasto in giunta

Caserta, il Comune è al bivio: Marino prepara il rimpasto in giunta
di Lia Peluso
Venerdì 6 Dicembre 2019, 14:00
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Le dimissioni dell'assessora di Caserta alla Pubblica istruzione Mirella Corvino non sono rientrate e non sembrano esserci margini per un chiarimento con il sindaco Carlo Marino. Quest'ultimo ha tentato un'opera di recupero, se pur in maniera non incisiva e la lettura complessiva è che adesso le deleghe di Corvino sono e rimarranno nelle mani di Marino che potrebbe decidere di dare il via a quell'operazione di rimpasto della giunta chiesta da alcuni gruppi consiliari da un po' di mesi.

«Corvino - ha chiosato Marino - ha rimesso nella mia disponibilità le deleghe. C'è stato un disguido legato al tema del dimensionamento scolastico e qui mi corre l'obbligo dire che la prima delibera che porta la firma di Corvino era un buon lavoro per la città e gli studenti casertani. Ricordo che dopo quella delibera ci sono state ben due manifestazioni sotto il Comune e partendo da quel piano predisposto da Corvino ho cercato di apportare delle modifiche migliorative che sono scaturite dal confronto con le famiglie degli alunni, gli insegnanti e l'intera città. Mi dispiace che Corvino si sia arrabbiata perché ritengo che abbia fatto un buon lavoro mi auguro ci ripensi altrimenti la ringrazio per il lavoro che ha fatto. Il mio compito - ha concluso Marino - è mettere al centro il tema della formazione delle nuove generazioni ed è quello che ho fatto. La volontà era solo di migliorare un buon lavoro che era stato fatto».

Alla base della decisione di Corvino di lasciare il posto in giunta ci sarebbe lo strappo determinato alla modifica al piano di dimensionamento scolastico operato dall'esecutivo mentre l'assessora si trovava fuori Caserta per impegni personali. Una conferma dalla diretta interessata non è giunta anche perché irraggiungibile telefonicamente. C'è però un elemento politico che si può aggiungere a quanto accaduto in Comune il quale è direttamente collegato con le elezioni regionali, competizioni per le quali Corvino potrebbe essere in corsa sotto il simbolo di Centro democratico nell'area di centrodestra a sostegno del candidato governatore Stefano Caldoro e se questa indiscrezione dovesse essere confermata si spiegherebbe anche la motivazione di Corvino di non volere fare un passo indietro nel lasciare l'esecutivo targato centrosinistra. Allo strappo si aggiungerebbe anche un elemento strettamente politico che quindi potrebbe confermare il non ritorno in giunta di Corvino.

A sostegno di quest'aspetto politico che emergerebbe a latere delle dimissioni dell'assessora ci sarebbero anche le dichiarazioni, rilasciate dal leader provinciale di Centro democratico, Giuseppe Riccio, che ha affermato: «Le dimissioni di Corvino al comune di Caserta, certificano la sconfitta ed il fallimento della già tormentata gestione politico-amministrativa del sindaco Marino alla guida della città capoluogo; alimentano il clima di sfiducia nei confronti di quella classe politica che con passione, competenza e sacrificio ha inteso ed intende svolgere il proprio mandato come impegno sociale a favore della comunità; pregiudicano i rapporti con il Pd e la coalizione del centrosinistra alle soglie della imminente campagna elettorale per il rinnovo del parlamentino campano. L'assessora Maddalena Corvino, alla quale va, fin da subito, riconosciuto il coraggio e la coerenza politica del suo gesto, in questi anni, ha operato senza mai risparmiarsi, rappresentando una bella pagina scritta da una donna, una madre, una professionista, che ha scelto di mettere la propria faccia a servizio della sua città, contribuendo negli ultimi tempi alla costituzione del Forum giovani, della commissione Pari opportunità ed al consiglio comunale dei ragazzi. Esprimiamo, quindi, profonda delusione per non essere più rappresentati nell'amministrazione cittadina di Caserta, dopo che il Centro democratico ha fortemente contributo alla vittoria di Marino e serie preoccupazioni per il governo della città sempre più compromesso».
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