Caserta, la scuola nel Macrico
«niet» degli architetti

Caserta, la scuola nel Macrico «niet» degli architetti
di Mariamichela Formisano
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 08:21
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Da almeno un ventennio il futuro dell'ex area Macrico rappresenta il nervo scoperto della città di Caserta. Un futuro legato all'approvazione definitiva del Piano Urbanistico Comunale (Puc) altrettanto atteso che non tollera fughe in avanti. E così, quando la Giunta di Carlo Marino nel 2019, contrariamente a quanto deciso precedentemente, ha reso nota l'intenzione di avviare il procedimento di variante urbanistica al vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.) per la realizzazione di un nuovo plesso scolastico all'interno dell'ex Macrico, i nervi sono saltati.
LA PETIZIONE
Prima una petizione popolare per dare «indicazioni» sul futuro dell'area, poi la nota dell'ordine degli Architetti di Caserta che ieri ha puntualizzato quanto illogica e illegittima sia la decisione assunta dall'amministrazione Comunale. «Appare a dir poco inopportuno decidere la destinazione di una porzione dell'area ex Macrico in assenza di uno strumento urbanistico che individui, a seguito di un processo di condivisione, la strategia complessiva della città e in particolare di un'area che nel tessuto urbanistico cittadino e territoriale assume un ruolo rilevantissimo», scrive la commissione urbanistica dell'ordine degli Architetti Ppc della provincia di Caserta. D'altro canto anche il Codice dei Contratti, all'art.22 comma 1, in merito alle scelte strategiche per la pianificazione territoriale evidenzia che: «Le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori pubblicano, nel proprio profilo del committente, i progetti di fattibilità relativi alle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale, aventi impatto sull'ambiente, sulla città o sull'assetto del territorio, nonché gli esiti della consultazione pubblica. I contributi e i resoconti sono pubblicati, con pari evidenza, unitamente ai documenti predisposti dall'amministrazione e relativi agli stessi lavori».
L'ATTO PRECEDENTE
Cosa che avvenne a monte della delibera di Giunta Comunale n°69 del 2017, che indicava le strategie di sviluppo della città, individuando nell'area ex Macrico una destinazione prevalentemente a Verde Attrezzato scaturita da un confronto con i cittadini e con i portatori d'interesse in sede di elaborazione del Puc. Un iter ignorato dalla decisione della Giunta Marino che di fatto, secondo gli architetti di Caserta, «anticipa e sconfessa la definizione e approvazione del Piano Urbanistico Comunale, allo stato in itinere». L'ordine degli Architetti di Caserta ha richiamato così l'attenzione dell'amministrazione comunale al rispetto di quanto già avviato e a sfruttare l'occasione per riavviare le attività di confronto per «evitare quegli errori di cui oggi sono evidenti i segni nel tessuto urbano, in quanto rappresentano interventi non pianificati e non condivisi, ma nati solo da esigenze contingenti».
LA DELIBERA
«La delibera di cui discutiamo - rimarca l'ordine degli Architetti - annulla anni di battaglie condotte dalla collettività introducendo un elemento di pericolosa discontinuità con l'idea di un futuro organico per questa parte di città. Il nuovo atto d'indirizzo costituisce una inversione di tendenza rispetto a tale risultato e alle nuove politiche di sviluppo che individuano nella Smart City il punto di arrivo. È necessario che Caserta utilizzi il Macrico per dotarsi di un'ampia area a verde».
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