Sessa Aurunca, fuga di gas nel casolare, esplosione e crollo: 3 feriti

Stranieri ricoverati per ustioni e contusioni, non sono in pericolo

Sessa Aurunca, fuga di gas nel casolare, esplosione e crollo: 3 feriti
Sessa Aurunca, fuga di gas nel casolare, esplosione e crollo: 3 feriti
di Pierluigi Benvenuti
Martedì 19 Marzo 2024, 08:55
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Si è rischiata la tragedia ieri mattina in una masseria alla periferia tra Cellole e Sessa Aurunca per un'improvvisa esplosione molto probabilmente causata da una fuga di gas. La violenta deflagrazione è avvenuta poco dopo le sette e ha innescato un forte incendio che ha avvolto l'intera struttura. Si tratta di un casolare, una tipica abitazione agricola, adiacente ad un'azienda bufalina ubicata lungo la strada provinciale che collega Cellole con l'Appia e conduce a Sessa Aurunca, all'estrema periferia della cittadina aurunca.

Al momento dell'esplosione nell'abitazione sembra fossero presenti quattro persone, probabilmente dei dipendenti dell'azienda bufalina addetti alla cura del bestiame e alla sorveglianza dell'intera struttura. Tre di loro sono rimaste ferite nello scoppio e sono state trasportate, con delle ambulanze del servizio 118, al pronto soccorso dell'ospedale San Rocco di Sessa Aurunca.

I tre, tutti immigrati di origine indiana, sono ancora ricoverati nel nosocomio per le ustioni e le lievi contusioni riportate. Le loro condizioni comunque non sarebbero preoccupanti. Sono vigili ed orientati anche se ovviamente spaventati per l'esperienza vissuta.

L'esplosione e il successivo incendio hanno provocato un parziale crollo del fabbricato. Sul posto sono immediatamente i vigili del fuoco con una squadra del distaccamento di Mondragone del comando provinciale di Caserta e le forze dell'ordine. I pompieri si sono subito accertati che le persone ferite erano state trasportate in ospedale e che all'interno del casolare non fossero rimaste intrappolate altri occupanti. Quindi hanno provveduto a spegnare l'incendio che si era sviluppato proprio a seguito dell'esplosione. L'intervento è durato diverse ore e soltanto nella tarda mattinata le fiamme sono state definitivamente domate.

I vigili del fuoco hanno poi proceduto a mettere in sicurezza l'intero edificio, il quale è parzialmente crollato in conseguenza della deflagrazione, abbattendo le parti a rischio di cedimento e di ulteriori crolli. Pochi i dubbi sulle origini dell'esplosione.

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Stando a quanto emerso dagli accertamenti dei vigili del fuoco ad innescare la deflagrazione e il successivo incendio sarebbe stata una fuga di gas di cui nessuno degli occupanti della masseria si è accorto. Con ogni probabilità a perdita si è protratta per ore, avrebbe saturato gli ambienti e ieri mattina qualche contatto, forse anche la semplice accensione della luce in una stanza, avrebbe fatto da innesco involontario e provocato lo scoppio.

Un'origine fortuita quindi, una fatalità che poteva costare comunque molto caro agli occupanti del casolare e che per fortuna s'è conclusa con un bilancio di solo tre feriti e tanto spavento. Escluse altre ipotesi ed altre piste, ad iniziare da una causa dolosa o di un'esplosione provocata volontariamente. Resta da capire la posizione dei tre immigrati presenti nel fabbricato andato parzialmente distrutto nel crollo e nel rogo conseguente all'esplosione.
Si tratta di capire se fossero o meno dipendenti della vicina azienda bufalina, i cui capi non hanno riportato alcun danno, e se sono in regola con le normative che regolano il soggiorno in Italia e se fossero regolarmente assunti, anche ai fini della copertura assicurativa ed infortunistica. E a quale titolo fossero presenti nell'edificio.
Tutti aspetti a cui cercheranno di dare una risposta le indagini in corso.
 

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