Capodanno a Caserta, il sindaco si arrende: «Sparate dove non date fastidio»

Capodanno a Caserta, il sindaco si arrende: «Sparate dove non date fastidio»
di Daniela Volpecina
Martedì 18 Dicembre 2018, 09:19 - Ultimo agg. 12:03
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Botti di Capodanno, il Comune concede una deroga. Quest'anno, contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi cinque anni, non ci sarà il divieto assoluto. I fuochi d'artificio saranno infatti consentiti a condizione che vengano rispettate alcune regole. È un'ordinanza sindacale, la numero 63, emanata ieri mattina dal primo cittadino Carlo Marino, a disciplinare dove e quando sarà possibile far esplodere i fuochi pirotecnici e soprattutto la tipologia consentita. Disposizioni alle quali dovranno attenersi esercenti, fuochisti e appassionati. Nessuna indicazione, invece, sull'inquinamento ambientale generato dall'esplosione dei fuochi d'artificio che, come è noto, producono un forte aumento delle polveri sottili in atmosfera. Tra i divieti c'è innanzitutto quello di non accendere petardi, botti e simili a 150 metri da ospedali, case di cura, case di riposo, ricoveri zootecnici per la tutela degli animali e canili così come in prossimità di cassonetti, isole ecologiche, depositi di materiale infiammabile. Fuochi off-limits anche nei pressi di scuole o in occasione di manifestazioni e spettacoli organizzati in aree pubbliche.

Il divieto viene poi esteso, ma solo per alcuni tipi di fuochi (come indicato in etichetta), anche in luoghi pubblici e luoghi privati aperti al pubblico. Altro limite è quello relativo alle fasce orarie. Nel periodo compreso tra il 22 dicembre e il 7 gennaio sarà consentito l'uso dei fuochi pirotecnici dalle 8 alle 21 con una proroga sino alle 3 del mattino esclusivamente per la notte di Capodanno e quella tra il 6 e il 7 gennaio.
 
Particolarmente dettagliate le indicazioni per i commercianti che nell'attività di vendita dovranno rispettare oltre alle regole riguardanti le certificazioni, la provenienza, la tracciabilità e tutto quanto previsto al riguardo dalle norme europee - anche le fasce d'età indicate dai singoli prodotti ed esigere dal cliente l'esibizione del documento di identità e, in alcuni casi, anche del porto d'armi o del nulla osta del Questore. Non sarà possibile per i minorenni acquistare determinate categorie di fuochi e neanche alcuni giochi pirotecnici. Chi violerà le prescrizioni contenute nell'ordinanza sarà punito con una sanzione da 200 a 700 euro, così come previsto dal decreto legislativo numero 123 del 29 luglio 2015, salvo essere deferito all'autorità giudiziaria nel caso in cui l'episodio assuma una valenza penale. E non solo. La violazione comporta altresì il sequestro del materiale esplodente e persino la revoca delle autorizzazioni nel caso in cui si ravvisi un potenziale pericolo per l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. In tutti gli altri casi, non previsti espressamente da questa ordinanza, faranno testo le indicazioni del regolamento di Polizia municipale che all'articolo 7, lettera «p» chiarisce: «è vietato accendere e far scoppiare petardi in luoghi pubblici o aperti al pubblico, ovvero anche privati, ove ciò possa determinare pericolo o disturbo al riposo e alla quiete delle persone, nonché possa costituire fonte di stress o pericolo per gli animali, salvo che il fatto costituisca reato, ovvero sia punito da specifiche norme in materia. È ammessa la deroga con atto motivato adottato dal sindaco». Per i trasgressori il regolamento di polizia prevede invece un'ammenda dai 25 ai 500 euro. Nell'ordinanza infine anche alcune raccomandazioni tra cui quella di acquistare fuochi d'artificio soltanto nelle rivendite autorizzate, di non raccogliere botti inesplosi abbandonati in strada, di vigilare sui minori per evitare che utilizzino materiale pirotecnico.
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