Caserta, auto lasciate in doppia fila o divieto di sosta: e il maxiparcheggio resta vuoto

Le aree di parcheggio sono 15, ma le tariffe non sembrano convenienti per l'utenza

Caserta, semivuoti i parcheggi a pagamento
Caserta, semivuoti i parcheggi a pagamento
di Franco Tontoli
Venerdì 2 Dicembre 2022, 09:59 - Ultimo agg. 18:20
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Considerando il numero dei parcheggi a pagamento, a raso lungo le strade ove imperano gli stalli blu o impianti interrati, il centro di Caserta dovrebbe essere del tutto libero da auto in sosta, vetture soltanto circolanti tranne le fermate brevi.

L'offerta è quasi equivalente alla domanda degli automobilisti di parcheggiare per il tempo delle proprie esigenze ma negli ultimi anni le auto parcheggiate dappertutto, tante in doppia fila, sono andate sempre più aumentando e ha voglia la polizia urbana di effettuare incursioni a macchia di leopardo, anche col rinforzo del prelievo con autogrù, il tappeto di vetture in sosta è perenne. Un censimento approssimativo ma non lontano dalla realtà porta a contare circa 15 aree adibite a parcheggio, dal conto sono esclusi gli stalli blu e quelli rarissimi di colore bianco per la sosta gratuita. Ma non è tutto oro quello che luce.

Al due poli della città, a piazza IV Novembre e a piazza Carlo di Borbone due parcheggi interrati: il primo è chiuso da alcuni anni, per incapacità gestionale e immobilismo amministrativo comunale a risolvere i problemi connessi alla riapertura; il secondo soltanto da un anno circa registra utenti in numero soddisfacente in seguito alla chiusura del parcheggio nell'area Pollio che è esattamente a un paio di metri ma soprastante, quindi a raso, con accesso da viale Vittorio Veneto, in asse con la via proveniente da piazza Garibaldi e con uscita pedonale su piazza Gramsci, a venti metri dalla Reggia.

Questo parcheggio dovrebbe riaprire a breve, sarebbero in dirittura di arrivo gli adempimenti per l'affido della gestione a una nuova società, quindi confermando il solenne capolavoro di strategia urbanistica e allestimento dei servizi per la mobilità per essere stata decisa l'autorizzazione all'apertura ricordiamo ancora sulla superficie immediatamente adiacente al parcheggio sotterraneo della piazza. Era naturale e prevedibile che il parcheggio a raso sarebbe stato, come in realtà è stato, preferito dagli automobilisti, due passi per accedere sul centro cittadino, sia da corso Trieste che da viale Vittorio Veneto. La tariffa oraria, un euro, molto conveniente del parcheggio interrato non è stata ritenuta, nella maggior parte dei casi, allettante per l'utenza che la maggiorazione di 50 centesimi l'ha inclusa alla voce «comodità». Ora che si riaprirà l'area Pollio caleranno gli utenti dell'impianto sotterraneo e si incrementerà l'«effetto miele» per la superficie, l'affollarsi cioè di auto spesso in coda con impedimento alla circolazione al sottopasso che indirizza al viale Ellittico.
 

Ancora più grossolana la contraddizione della perdurante chiusura del parcheggio di piazza IV Novembre, un danno per l'utenza in considerazione delle tariffe agevolate rispetto a quelle praticate per gli stalli blu a raso. Qui il costo della sosta oraria era di un euro e dalle ore 16 alle 2 di solo 1,5 euro. Nella immediata vicinanza, sul Corso, gli stalli blu, sosta a pagamento orario di 1,20 centesimi, la posizione a raso come un incoraggiamento a fare a meno della risalita agevolata con ascensore, si badi dalle rampe dell'impianto che garantiva frescura d'estate e protezione d'inverno.

Oggi, a circa tre anni dalla chiusura del parcheggio, lo spettacolo di vetture a ridosso del Monumento ai caduti e al vialetto di accesso al Macrico è avvilente per il disordine e per il disagio arrecato agli automobilisti in transito. Tra i due megaparcheggi, quello chiuso e quello penalizzato già descritti, si contano, escludendo gli stalli blu, oltre una decina di parcheggi privati: via Daniele, via Don Bosco, via Colombo, via Roma, via San Carlo, piazza Matteotti, piazza Vanvitelli e almeno altrettanti tra le vie Isonzo e viale Lincoln nei pressi della ferrovia e dell'Università «Vanvitelli». Offerta di parcheggi massiva, ma viene da chiedersi il perché dell'abbondanza di auto in sosta selvaggia in piena Ztl e altre vie cittadine. I dissuasori di sosta non bastano, ci vogliono i persuasori che indirizzino ai parcheggi.
 

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