Caserta senza vigili: divieti ignorati,
nessuno ferma la sosta selvaggia

Caserta senza vigili: divieti ignorati, nessuno ferma la sosta selvaggia
di Mariamichela Formisano
Giovedì 13 Ottobre 2022, 08:47
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Caserta è la città del «fate come vi pare», sul fronte della viabilità e della sosta. Ma su quest'ultimo punto c'è una condizione: se sei sulle strisce blu devi pagare e occhio a non sforare coi tempi. Per il resto va bene tutto, tanto i vigili urbani non ci sono. E così, a furia di ripetere come un mantra da anni che a Caserta la polizia municipale è in sotto organico rispetto ad una popolazione di 80mila abitanti, e che quelli che ci sono o sono in ferie o godono dei permessi parentali alla legge 104, oppure sono esentati dal servizio in strada per motivi di salute, alla fine ci si è convinti tutti al punto da accettare con rassegnazione che la città sia preda inerme degli incivili.


Eppure piovono da ogni dove segnalazioni indignate di cittadini civili i quali, piuttosto che aspettare inutilmente al telefono che la polizia municipale risponda, riversano sui social le proprie legittime frustrazioni. Come è accaduto ieri, quando dalla frazione di San Leucio è arrivata l'immagine di via Giardini reali con tanto di divieto d'accesso ignorato dalle auto. Un divieto esistente da anni, seppure annunciato dall'amministrazione comunale come una novità recente, che ribadisce un senso unico di marcia da altrettanti anni puntualmente ignorato. Come quello di via Concezione, di via Ferrarecce e di tantissime altre strade di Caserta, dal centro alle periferie senza soluzione di continuità. Per non parlare delle strade durante la notte, utilizzate a mo' di circuiti da corsa per auto e moto. E poi, a rendere la città coerentemente incivile anche di giorno, ci pensano «i fantasisti del parcheggio»: c'è chi preferisce le piste ciclabili e chi i passi carrabili, chi gli incroci e chi le zebrature sull'asfalto, siano esse lì ad indicare un'isola di traffico, un attraversamento pedonale, oppure una fermata dell'autobus. E se poi la sosta avviene lì dove insistono quei pochi scivoli ai marciapiedi che la città vanta, meglio ancora, con buona pace di disabili e carrozzelle. Vale tutto pur di evitare le strisce blu dove la multa la prendi sicuro. E pazienza se prendi abusivamente il posto riservato ad un disabile o ad un residente che per quello stallo paga almeno 80 euro l'anno. Scene di ordinaria follia si vedono al centro città, con macchine parcheggiate in doppia e tripla fila a via Roma, a corso Trieste, a via Giannone, a via G.M. Bosco, e a piazza Pitesti soprattutto quando c'è messa alla parrocchia del Buon Pastore.

E non è solo colpa dello shopping o delle scuole, considerato che fa chic entrare con il Suv fin dentro il negozio o l'aula scolastica del prezioso pargolo: lo scempio di macchine e motocicli che accerchiano i tavolini dei locali sui marciapiedi è triste spettacolo sempre, week end compresi.

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Quello che preoccupa ancor più è la quasi assuefazione di fronte all'inciviltà manifesta, al caos della movida per esempio, con le strade del centro prese d'assalto sia dai frequentatori dei locali sia da chi preferisce semplicemente fare i giri in tondo con l'autoradio a tutto volume. Nel frattempo i parcheggi di piazza Carlo III e di via San Carlo restano pressoché vuoti. E c'è assuefazione anche nel vedere le automobili parcheggiate nella centralissima piazza Margherita ma anche fin sotto la Reggia. Qui però impressiona il passaggio distratto delle pattuglie di polizia municipale, che pure ogni tanto c'è. Ma c'è di buono che ogni tanto scatta l'ora della mattanza, con pioggia di multe e rimozione forzata di auto in sosta. Come è avvenuto qualche mese fa a San Leucio, a danno delle auto parcheggiate in prossimità del liceo artistico, oppure nelle aree limitrofe alla Reggia o al Monumento ai caduti. Si spera nell'entrata in funzione delle telecamere di videosorveglianza almeno per le vie del centro città, e chi soprattutto spera nel moto d'orgoglio dei pochi incivili che tengono in scacco l'intera città: tipo quelli che portano a spasso il cane lasciandone gli escrementi sul marciapiedi, o quelli che si sbarazzano di lattine, bottiglie, fazzolettini e cartoni delle pizze un po' dove capita, e quelli che annaffiano generosamente o lavano i terrazzi allagando i marciapiedi, fossero anche quelli dove sostano i clienti in fila sulla rampa d'accesso alla farmacia di via Tescione. Esempi di inciviltà contro i quali è pericoloso reagire, e improbabile ottenere l'intervento delle forze dell'ordine.
 

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