La strage del finanziere a Caserta:
«Tante violenze, lei non denunciò»

La strage del finanziere a Caserta: «Tante violenze, lei non denunciò»
di Antonio Pastore
Venerdì 16 Novembre 2018, 07:00 - Ultimo agg. 17:59
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Piccole storie di violenza quotidiana che si trasformano man mano nel prologo di un incubo. Un marito, anzi ex marito, violento, che non si rassegna alla fine di un matrimonio, lei che si ribella, reagisce ma non vuole denunciare il padre dei suoi figli: «Meglio di no, sarebbe peggio» dice ai familiari che le suggeriscono di rompere gli indugi. E poi lui è un militare, un maresciallo della Guardia di Finanza, vi immaginate - è il ragionamento - come può reagire ad un esposto che mette a rischio il suo posto di lavoro?

Ieri durante un pomeriggio qualsiasi l'incubo è precipitato in un orrore impensabile, una tempesta di spari che con sette proiettili dell'arma in dotazione al finanziarie ha cancellato la famiglia Laurenza, una tranquilla esistenza nella centralissima via Roma di Variano scalo - sotto la cartoleria di papà gestita dalla figlia Antonella, sopra i due appartamenti dove vivevano genitori e figlia. Per terra i corpi senza vita di Antonella, 45 anni e di sua sorella Rosanna, 43 anni. Più in là, coperti di sangue i genitori delle due - feriti ma per fortuna non gravemente - e poi il cadavere di Marcello De Prata, 52 anni, suicida con un colpo di pistola alla tempia.
 
Un odio profondo, coltivato nel giro di pochi mesi. Odio per Antonella, che per sfuggirgli si era trasferita nell'appartamento dei genitori e gli aveva fatto recapitare da un paio di settimane dal suo avvocato la proposta di separazione. Odio viscerale per i suoceri (Mario, 82 anni, che ha tentato di difendersi con il suo bastone e Concetta Paolino, detta Titina) ritenuti gli occulti registi della separazione. E odio ancora più forte per la cognata Rosanna, che non perdeva occasione di rimproverarlo, forte di un'autorità che le proveniva in paese per aver guidato l'Azione Cattolica ed essere un pilastro di varie associazioni oltre che prestigioso riferimento della raccolta Theleton. Anche ieri sera, quando il finanziere è entrato nella piccola cartoleria-libreria di via Roma, ad un passo dal plesso scolastico che fa capo all'istituto comprensivo Garibaldi-Montalcino, qualcuno ha allertato Rosanna, che aveva accompagnato il figlio che frequenta la prima elementare della scuola, in palestra.

Lei è arrivata trafelata nel bel mezzo di un litigio che stava salendo di tono (lui da una parte, ex moglie e suoceri dall'altra) ma il suo ingresso ha avuto l'effetto contrario alle sue speranze, facendo scattare la follia dell'uomo: Marcello ha estratto la sua Beretta parabellum e ha cominciato a sparare.

Una storia d'amore che risale all'adolescenza tra due giovani di paesi vicini (lui è originario di Caianello, quattro chilometri e sette minuti d'auto da Vairano scalo), ventidue anni di matrimonio che diventano una prigione per la donna, con i due figli ostaggio della tempesta di rancore e pressati da un genitore che li vorrebbe schierati con lui. Due ragazzi che solo per puro caso non sono stati coinvolti nella strage. Angela, 21 anni, era a casa, proprio sopra il negozio dove si è consumata la tragedia; Valerio, 14 anni, che frequenta la terza media e che molto spesso si ferma in cartoleria per fare i compiti, ieri a quell'ora si trovava in compagnia degli amici. A tutt'e due non è stata risparmiata l'immediata notizia della mamma morta per mano del padre. Il più piccolo ha trovato rifugio e conforto a casa di un amico.

Rosanna lascia il marito, che è un commerciante con il negozio a due passi dalla cartoleria Laurenza, e un bambino di sei anni.

Tre famiglie distrutte per sempre, tre ragazzi che non avranno più la stagione spensierata della vita.

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