Quattro anni nel limbo ma adesso
il cavalcavia del lago Patria riaprirà

Quattro anni nel limbo ma adesso il cavalcavia del lago Patria riaprirà
di Vincenzo Ammaliato
Giovedì 14 Luglio 2022, 08:19 - Ultimo agg. 09:21
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Ci dovremmo essere quasi. Seppure non interamente, ma a senso unico alternato, dovrebbe riaprire a breve il ponte sul Lago Patria e porre fine all'isolamento delle località di Castel Volturno Sud. Secondo il sindaco Luigi Petrella, potrebbe riaprire per fine di questo mese. Tuttavia, per un'arteria chiusa da quasi quattro anni e a cui sarebbero serviti solo relativamente pochi interventi per renderla funzionale, il condizionale sulla sua riapertura è d'obbligo. Di mese in mese sono più di due anni che slitta quello che è diventato un evento atteso con ansia; si aspetta la riapertura da quando furono affidati i lavori a una ditta veneta nel 2019 e si garantì che pochi mesi e ci sarebbe stato il taglio del nastro.


Successivamente l'azienda ha subito un'interdittiva e il primo cittadino si è trovato a confrontarsi non più col suo titolare, ma con il custode giudiziario nominato dal tribunale. Intanto, i costi delle materie prime sono andati alle stelle e come per ogni altro cantiere in Italia sono nati problemi imprevisti e si sono allungati i tempi. Ma ormai dovrebbe esserci la svolta. «L'azienda dice il sindaco Petrella dovrebbe consegnarci l'opera il 22 luglio. Dopodiché servirà un nuovo affidamento a un'ulteriore impresa affinché completi l'opera». I successivi lavori dovrebbero durare due mesi, ma nei primi dieci giorni interessa l'aspetto indispensabile alla riapertura, seppure a senso unico alternato da semaforo. E se per i lavori durati più di due anni alla prima azienda sono stati pagati 470mila euro, ne occorreranno ulteriori 120mila per la seconda ditta. Il sindaco fa sapere di avere già impegnato nel bilancio comunale tale cifra e che i lavori saranno affidati con la procedura dell'urgenza.

Per cui, gli operai dovrebbero iniziare immediatamente a lavorare. In questo modo entro questa estate dovrebbe terminare l'isolamento dei circa cinquecento residenti, che avendo ogni attività sociale ed economica nella parte del Comune di Giugliano del Lago Patria, per raggiungere la zona, sbarrata dalla chiusura del ponte, devono percorrere anziché poche decine di metri, ben dodici chilometri, utilizzando la strada alternativa del lungolago.


E se si vede la luce in fondo al tunnel per il ponte sul Lago Patria, ancora solo nubi per il secondo ponte chiuso, quello sul fiume Volturno. Come fatto per i lavori a Lago Patria, il sindaco Petrella lunedì incontrerà i responsabili del cantiere e gli chiederà di stilare un cronoprogramma. In ogni caso, informalmente già gli hanno fatto sapere che non termineranno prima della fine di quest'anno.

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