La Diocesi di Caserta vuole provare a costruire un sentiero diverso per i giovani, per evitare che ci siano nuovi casi del genere e aiutare famiglie, educatori, insegnanti e gli stessi ragazzi a confrontarsi con tutte le altre difficoltà che la società contemporanea crea nel rapporto con le famiglie e tra di loro.
All’incontro di domani sera porteranno la loro testimonianza Alberto e Pina, i genitori di Gennaro Leone. «È la prima volta che parlano in pubblico sottolineano gli organizzatori -, in un momento del genere, nonostante il loro dolore, per confrontarsi con altri genitori e tanti educatori». L’incontro di domani sera è figlio del vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, che lo scorso 28 agosto, ad un anno dall’assassinio, andò a pregare in via Vico, sul luogo del delitto. Una strada un tempo centrale, oggi sempre più agganciata alla periferia, quella geografica e quella dell’anima. «Caserta – conclude lo psicoterapeuta - è una città che dorme, che ama trastullarsi sul vuoto. Sono anni che le risse avvengono ogni settimana. Nulla per i giovani cui non è concesso altro spazio che i bar o le zone di spaccio. Nulla alla cultura. Nulla come prospettive di futuro. I giovani sono destinati a fuggire da questo luogo. Nel frattempo che ci si trastulla in questo sonno aumentano i casi di ritiro sociale, di violenza in famiglia, di violenza contro le donne e tra pari. Riunire il comitato per la sicurezza, cosa doverosa e corretta, è come chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. Se non si creano prospettive di futuro e non si intercettano i fenomeni di disagio non risolviamo i problemi».
Domani sera all’incontro sarà presente il vescovo Lagnese, che fin dal primo momento ha cercato di instillare anticorpi positivi tra i giovani casertani per resistere alla movida violenta. E da ultimo, quando ha affidato la parrocchia di San Sebastiano ai padri cappuccini, nelle scorse settimane, gli ha affidato la missione di andare tra i giovani che invadono proprio i vicoli della centralissima chiesa nel fine settimana. L’incontro sarà moderato dal giornalista Luigi Ferraiuolo ed è promosso dagli uffici della Pastorale familiare, giovanile, per la scuola, e catechistico della Diocesi di Caserta, insieme con la Consulta diocesana per l’apostolato dei laici.