Comunali a Caserta, il ballo dei transfughi:
le liste si rimescolano tra Marino e Zinzi

Comunali a Caserta, il ballo dei transfughi: le liste si rimescolano tra Marino e Zinzi
di Lia Peluso
Giovedì 26 Agosto 2021, 12:30
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Le liste a sostegno dei candidato a sindaco di Caserta iniziano a prendere forma e tra nomi nuovi e chi cerca la riconferma ci sono diversi consiglieri comunali ed ex amministratori che hanno deciso di cambiare schieramento. In quest'ultimo caso rientra l'ex assessora Mirella Corvino che cinque anni fa si era candidata nella lista Centro democratico a sostegno di Carlo Marino e quindi con la coalizione di centrodestra. Corvino risultò la consigliera più votata e dopo la prima fase di amministrazione targata Marino fu nominata assessora e le fu affidata la delega di vice sindaco. Dopo ci fu la rottura con Marino e si dimise ed oggi è tra i candidati di Fratelli d'Italia a sostegno dell'aspirante sindaco di centrodestra Gianpiero Zinzi

Hanno deciso di abbandonare Marino anche l'ex consigliere Edgardo Ursomando, il consigliere Filippo Mazzarella e l'ex assessore Raffaele Piazza, socialista della prima ora, tutti sostenitori di Zinzi. In campo anche i figli di amministratori come Maurizio Del Rosso, figlio del consigliere Luigi, quest'ultimo cinque anni fa fece la campagna elettorale per Marino candidandosi in una delle liste a suo sostegno, il figlio Maurizio invece è tra i candidati di Zinzi.

Invece, hanno deciso di abbandonare il centrodestra il consigliere Massimiliano Marzo che sarà uno dei candidati del cosiddetto listone Insieme-Moderati i cui animatori sono il consigliere regionale Giovanni Zannini e gli ex amministratori Paolo Marzo e Biagio Esposito

Con il sindaco uscente hanno deciso di schierarsi gli ex amministratori Massimiliano Palmiero, Gianni Lombardi e Francesco Garofalo, figlio del consigliere Nicola che era uno dei fedelissimi di Zinzi. Quest'ultimo potrebbe aver perso anche la consigliera Emilianna Credentino che dovrebbe essere in campo in una delle liste di Marino anche se ancora non vi è certezze in tal senso.

Hanno invece deciso di chiudere la loro esperienza politica con il centrodestra il consigliere Roberto Desiderio che ha lasciato Forza Italia e l'ex consigliere Antonio De Crescenzo, entrambi hanno deciso di sostenere Pio Del Gaudio, confermando la linea del 2011 quando, anche in quell'occasione entrambi sostennero Del Gaudio che all'epoca era il candidato del centrodestra.

Non mancano, anche in questa tornata elettorale, le frizioni all'interno dei partiti, in questo caso si tratta del Partito democratico e della spaccatura che è emersa in tre comuni interessati dal voto, si tratta di Piedimonte Matese, Pignataro Maggiore e Sessa Aurunca.

Sul caso è intervenuta la presidente provinciale e componente della direzione nazionale del Pd, Camilla Sgambato, chiedendo al segretario provinciale Emiddio Cimmino di intervenire. «I contrasti e le divisioni - ha affermato Sgambato - in atto nei diversi circoli cittadini di Piedimonte Matese, Pignataro Maggiore e Sessa Aurunca purtroppo non sono casi isolati, ma diventano l'emblema di una situazione di estrema crisi in cui si dibatte il Pd casertano.

Di fatto, nonostante qualche sforzo tardivo, è mancata una regia complessiva, una guida che abbia assunto decisioni o dato una caratterizzazione politica ai comportamenti che, solo in apparenza riconducibili al partito, sono stati espressione di personalismi e tatticismi che hanno di fatto abolito una reale dialettica democratica. Laddove l'esistenza di un radicamento politico ha assorbito le pur presenti tensioni, la linea di lettura delle operazioni amministrative è risultata coerente con uno schema riconoscibile, e comunque in linea con quelle espresse a livello regionale e nazionale. Vedi, tra gli altri, i comuni di Caserta e Santa Maria Capua Vetere. Laddove invece la pressione o i pesi individuali sono spesso entrati a gamba tesa anche nel dibattito interno di militanti, dirigenti e iscritti impegnati e coraggiosi, non si è potuto addivenire ad una costruzione politica coerente e si sono mortificati anche i tentativi provinciali. Non mi sottraggo dunque alle mie responsabilità, ma anzi nell'esercitare correttamente la mia funzione, chiaramente non operativa, ma di stimolo e impulso, ancora oggi reitero l'invito alla segreteria per un intervento che riporti nel Pd corretti e democratici livelli di discussione».

Tra i candidati a sindaco di Caserta, c'è chi lancia un appello affinché gli altri competitor rendano pubblici i rispettivi programmi elettorali. A lanciare l'appello è stato Raffaele Giovine, affermando: «Il futuro è sicuramente meglio con un progetto per Caserta, realizzato con la bella gente, ma sorge spontanea una domanda: i programmi degli altri candidati sindaci dove sono? Il programma della nostra coalizione è pubblico da oltre un mese, scritto con il contributo e la partecipazione di quasi 2000 cittadini attivi. Nessun candidato sindaco ha ancora pubblicato il proprio programma politico, l'unico vero strumento con cui si dovrebbe costruire consenso in città. Invece assistiamo attoniti ad una vera e propria campagna acquisti messa in campo dalle altre coalizioni». Azione ieri sera ha chiuso l'accordo con Marino ed il simbolo del partito di Carlo Calenda sarà presente nella coalizione di centrosinistra.

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