Al Comune di Caserta conviene più telefonare che mandare una raccomandata. Palazzo Castropignano si aggiudica, infatti, contemporaneamente la palma di capoluogo campano più virtuoso per le bollette telefoniche e più spendaccione per le spese postali. Lo rivela uno studio condotto dal Centro Ricerche della Fondazione Gazzetta Amministrativa nell'ambito del quale è stato sviluppato il rating «Pitagora» che valuta i Comuni italiani secondo una scala simile a quella più famosa dell'agenzia Standard & Poor's: da tripla A, quindi, fino alla lettera C. Vediamo quello che accade per quanto riguarda il Comune di Caserta.
In piazza Vanvitelli arriva la bolletta più leggera in Campania: meno di 50mila euro, suddivisi in 43.737 per la telefonia fissa e 6.181 per quella mobile. Si tratta del 14esimo migliore risultato a livello nazionale, siamo etichettati con una doppia A. Il primato delle spese in Campania va invece a Benevento: nella città dell'Arco la bolletta complessiva supera di poco i 900mila euro che nel rating vuol dire lettera C. Salerno è a quota 850mila euro (tripla B) il doppio della somma pagata a Napoli (tripla A), mentre Avellino chiude a 261mila euro, che valgono la lettera B.
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Tutto il buono che viene fuori dall'analisi degli oneri per la telefonia si inverte se prendiamo in considerazione i dati relativi alle spese postali. La Fondazione guidata da Enrico Michetti ci spiega infatti che al Comune di Caserta la spesa ammonta ad oltre 431mila euro.
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A Caserta più che altrove in Campania. Sembra che si facciano un po' troppe fotocopie. Alla voce «Carta, cancelleria e stampati» Palazzo Castropignano spende infatti 49.600 euro. Una cifra importante: se proviamo a immaginare che la metà di questa somma venga utilizzata per acquistare le risme di carta bianca viene fuori che fotocopiatrici e stampanti ingoiano oltre 12 milioni di fogli in un anno. Magari non è moltissimo, tanto è vero che il rating assegna una A, ma è comunque un importo superiore a quello degli altri capoluoghi campani. Napoli ottiene una tripla A spendendo 40mila euro esatti, Salerno è da doppia A.