Covid, a Caserta quadro positivo:
«Ma non si canti subito vittoria»

Covid, a Caserta quadro positivo: «Ma non si canti subito vittoria»
di Ornella Mincione
Mercoledì 18 Maggio 2022, 08:41 - Ultimo agg. 18:16
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«I dati lasciano il tempo che trovano». È lapidario Giuseppe Signoriello, docente universitario della Luigi Vanvitelli di Statistica medica, quando spiega come «i numeri sono irrilevanti. Ora quello che fa realmente capire se l'epidemia in questo momento deve far paura o no, è la condizione ospedaliera. Gli accessi in Terapia intensiva e i decessi sono quei segnali di riferimento utili per poter leggere la situazione che al momento si presenta positiva, nel senso che questi numeri sono in calo».

Dunque, i dati riportati nei bollettini quotidiani sono attendibili e realistici ma fino a un certo punto. «Basta guardare la vendita dei test rapidi - spiega il docente di Statistica medica - Nei supermercati possono essere addirittura in offerta i test al Covid così come in farmacia sono tra quei farmaci più richiesti». Naturalmente questo è un danno per evincere la reale portata della curva epidemiologica. «Bastava vincolare l'acquirente ad una comunicazione al punto vendita o al farmacista, in modo da monitorare anche questi prodotti. In effetti ora se esiste un mondo sommerso di infetti è a causa della possibilità di sottoporsi al test nella propria abitazione». In molti la tendenza infatti è proprio questa, ossia effettuare un test a casa e, in caso di positività, sottoporsi all'autoisolamento fino alla comparsa della negatività, senza alcuna comunicazione né al medico di Medicina generale né ad uno degli specialisti del Team Covid di riferimento. Ma non è soltanto la diffusione dei test rapidi ad incentivare la mancata denuncia della positività al Covid. Sono anche i sintomi.



«Prima, con la variante Delta che portava sintomi più significativi, la persona era più spaventata e le premeva chiamare un medico o autodenunciarsi per essere seguita nel decorso della malattia - spiega ancora Signoriello - Ora, con l'Omicron e i suoi sintomi più blandi, tutto sommato la persona infetta si reputa più autosufficiente nel gestire la situazione.

In pratica, prima nella maggior parte delle volte risultare positivo significava andare in ospedale. Con l'Omicron questo non accade».

Altro cambiamento che si è verificato nel tempo è quello legato al Green Pass. «In un primo momento chi aveva le vaccinazioni con relativa certificazione si sottoponeva comunque al tampone per accertarsi di non aver contratto la malattia. In caso di positività, poi, era sottoposto ad una quarantena. Ora chi ha il Green Pass sembra sia stato esonerato da doversi sottoporre all'analisi», commenta il docente universitario. Certo, come sta ora la situazione «è impossibile far previsioni. Ci sono variabili da tenere in considerazione, come la possibilità di nuove varianti, le quali potrebbero avere le più disparate caratteristiche», continua Signoriello. Di sicuro, continua lo studioso, «non possiamo sapere se e quando il Covid diventerà endemico. Nessuno esclude che in inverno il virus possa compiere un'alzata di testa con varianti importanti o se quel semplice raffreddore potrà essere catalogato come una malattia infettiva stagionale. La comunità scientifica non è affatto concorde a riguardo in questo momento». Il docente di Statistica medica conclude: «Avrei continuato a far indossare la mascherina nei luoghi chiusi. È vero che siamo in estate e ormai si sta molto all'aria aperta ma è anche vero che si frequentano locali chiusi con aria condizionata che non favorisce affatto il ricambio dell'aria che respiriamo».

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Intanto ancora nuovi positivi sono accertati dall'Asl di Caserta. Secondo il bollettino di ieri, sono 765 i nuovi infetti emersi dalla processazione di 4.892 tamponi, con un'incidenza del 15,64%. Sono stati notificati altri due decessi e ad oggi il totale delle vittime dall'inizio della pandemia in Terra di Lavoro è 1.768. Certificati 1.273 pazienti guariti dal Covid e ad oggi sono 8.395 gli attuali infetti monitorati sul territorio, il numero più basso dallo scorso autunno. La campagna vaccinale procede in avanti e del 95% dei vaccinati ora è il 34% ad aver ricevuto anche la quarta dose.

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