Grazzanise, vertice in Prefettura dopo l'irruzione nella masseria tolta a Schiavone: «Più pattugliamenti»

Tre uomini, uno armato, ripresi dalle telecamere

I tre uomini ripresi dalle telecamere
I tre uomini ripresi dalle telecamere
di Giulio Sferragatta
Venerdì 1 Settembre 2023, 08:45
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Dopo il misterioso tentativo di irruzione di ignoti all'interno dell'ex masseria di Francesco Schiavone, detto Sandokan, nella periferia di Grazzanise, le istituzioni cercano di fare luce sulla vicenda e di adottare gli opportuni provvedimenti per contrastare ulteriori azioni intimidatorie. Ieri mattina, verso mezzogiorno, si è svolto in Prefettura a Caserta il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dopo la strana "visita" di tre banditi nell'immobile, prima appartenuto al capo del clan dei casalesi e adesso sottoposto a confisca penale dell'autorità giudiziaria. L'incontro istituzionale in piazza Vanvitelli è stato necessario, infatti, a causa del fallito tentativo di irruzione di tre persone, tutte incappucciate, nell'ex masseria, attualmente convertita in istituto scolastico di "Agraria", ancora in attesa di inaugurazione.

I tre uomini, di cui uno armato di pistola, hanno dovuto desistere dopo essere stati notati da un vigilante collegato a distanza attraverso le telecamere di videosorveglianza. L'assenza di oggetti di valore all'interno del fabbricato, tuttora interessato da interventi di adeguamento, ha acceso più di un campanello di allarme sulla vicenda. Nonostante non sia esclusa l'ipotesi vandalica dell'episodio, appare al momento più plausibile quella di un atto intimidatorio.
Il clamore dato dalla notizia dello strano tentativo di irruzione, benché non portato a termine, ha inevitabilmente riproposto all'attenzione il delicato tema della tutela dei beni confiscati alla camorra.

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I vertici prefettizi, in presenza del nuovo questore di Caserta e dei rappresentanti di tutte le forze di polizia del territorio, hanno assicurato più controlli e massimo impegno nell'attività di prevenzione, necessaria per la piena riqualificazione dei beni acquistati con gli introiti di illecite attività, di proprietà di boss e affiliati della più feroce organizzazione criminale del territorio.
Il sindaco di Grazzanise, Enrico Petrella, ha fornito qualche dettaglio in più in merito ai contenuti dell'assise prefettizia. «Abbiamo sentito una forte vicinanza delle istituzioni - ha riferito il primo cittadino - e siamo convinti che un maggiore pattugliamento della nostra zona dissuaderà ulteriori azioni, in particolare quelle finalizzate a generare timore nella popolazione e a mettere in pericolo i beni tolti ai clan. Ritengo che la risposta dello Stato, attraverso la Prefettura, sia quella giusta per la tutela della comunità». Resta il "giallo" sul movente del blitz dei tre uomini in un cantiere edile in fase di allestimento.
 

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