Terra dei Fuochi, il vescovo Spinillo:
«Abbiamo il dovere di alzarci e agire»

Terra dei Fuochi, il vescovo Spinillo: «Abbiamo il dovere di alzarci e agire»
di Giuseppe Scuotri
Venerdì 4 Novembre 2022, 07:44
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Nella Terra dei fuochi, soffocata da sversamenti illeciti di rifiuti e roghi tossici, uno dei veleni più letali è l'inerzia dei rappresentanti dello Stato. Nel silenzio che, periodicamente, cala sul problema, si inserisce sempre più spesso la voce di vescovi e sacerdoti, chiamati a fare da tramite tra cittadini e istituzioni. «Abbiamo il dovere di alzarci e agire». Con queste parole il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, ha lanciato in una lettera aperta un appello rivolto ai sindaci e alle associazioni che fanno parte della Consulta interistituzionale «Oltre la terra dei fuochi», realtà creata un anno fa per combattere le attività degli ecocriminali nell'area a nord di Napoli e nel Basso casertano.

L'invito è a riunirsi lunedì 7 novembre presso il salone del Centro Caritas di Aversa, in vico Sant'Agostino, «per dare l'auspicata concretezza alle proposte che abbiamo sottoscritto insieme». L'iniziativa nasce dall'ascolto delle istanze di chi, dentro e fuori la consulta interistituzionale, cerca di fare opera di sensibilizzazione sull'urgenza di proseguire nel lavoro: «Avendone dialogato con alcuni amici che, come tutti noi, sentono e vivono con impegno e responsabilità la necessità di offrire risposte urgenti ed efficaci ai disagi che la situazione ambientale ancora causa all'intera cittadinanza di questo territorio, vengo a rappresentare la necessità di sollecitare la ripresa del cammino di collaborazione già avviato nei mesi scorsi».

Il lungo percorso che ha portato alla formazione della Consulta aveva consentito l'apertura di canali di dialogo con le istituzioni: il 19 luglio sindaci e associazioni avevano presentato le loro istanze alla Procuratrice Capo del Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone. L'incontro era stato seguito, il due agosto, da un vertice con i prefetti di Napoli e Caserta e i rispettivi comitati per l'ordine pubblico. Secondo Spinillo, tuttavia, le promesse e le dichiarazioni d'intenti espresse finora sono, almeno per il momento, cadute nel vuoto: «Sembra necessario riprendere e far avanzare e concretizzare le proposte discusse e condivise nella Consulta interistituzionale relativamente alle problematiche connesse al triste fenomeno della Terra dei Fuochi ha scritto il vescovo di Aversa -. Purtroppo, nonostante l'intenso lavoro svolto e la notevole attività di sensibilizzazione portata avanti da tutti coloro che si riconoscono nella Consulta, non pare ci sia stato un termine a tutto ciò che è stato denunciato e che le nostre comunità cittadine sono ancora costrette a vivere: roghi tossici e miasmi continuano a rendere difficile la quotidianità, imperversando sulla vita e la salute della nostra gente, e continuano a compromettere».
Spinillo riporta un passo dell'enciclica «Laudato si» di Papa Francesco: «Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti. Purtroppo, molti sforzi per cercare soluzioni concrete alla crisi ambientale sono spesso frustrati non solo dal rifiuto dei potenti».

Oltre all'incontro tra i componenti della Consulta, il vescovo di Aversa ha lanciato nella sua lettera anche la proposta di ragionare sull'organizzazione di una giornata di sensibilizzazione, riflessione e preghiera collettiva. L'idea del vescovo di Aversa è di coinvolgere anche i rappresentanti dello Stato, portandoli in visita nei luoghi maggiormente colpiti dalla piaga della ecocriminalità.

L'iniziativa della Diocesi è stata accolta con favore dal comitato Kosmos, una delle associazioni che fanno parte della Consulta: Le parole del vescovo Spinillo sono un campanello d'allarme importante ha detto il presidente Giovanni Papadimitra -, La situazione resta molto seria. I roghi nella zona di Giugliano non si sono mai fermati, si brucia praticamente ogni notte. C'è bisogno di prendere posizioni precise per fare in modo che le istituzioni avviino tutte le azioni necessarie per risolvere definitivamente il problema. È urgente, in particolare, eseguire la perimetrazione della Terra dei fuochi quale sito d'interesse nazionale (Sin), operazione che la Regione Campania non si decide a fare. Le associazioni e i comitati non si sono mai fermate, auspichiamo che anche gli enti locali che hanno aderito alla Consulta riprendano il lavoro per difendere la salute dei cittadini di queste zone.
 

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