Inchiesta corruzione Asl,
liberi due indagati su 12

Inchiesta corruzione Asl, liberi due indagati su 12
di Biagio Salvati
Giovedì 11 Marzo 2021, 15:03 - Ultimo agg. 17:30
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Nell’inchiesta Penelope sulla corruzione nella sanità avviata dalla Procura di Napoli Nord, due indagati su dodici passano dai domiciliari alla libertà ma per uno di loro c’è una doppia decisione, quella del gip, che invece lo scarcera. Passano dai domiciliari alla libertà, su decisione del Riesame, sia la psicologa Tamara Bonacci (difesa dall’avvocato Gianluca Di Matteo), assistente dell’imprenditore Michele Schiavone (che resta ai domiciliari) che l’imprenditore Alberto Marino (difeso dall’avvocato Alfonso Quarto). A scarcerare invece il commercialista Antonio Scarpa (difeso dagli avvocati Raffale Costanzo e Filippo Santagata) era stato lo stesso gip Maria Gabriella Iagulli ma poche ore dopo era arrivata la decisione del tutto opposta del Riesame che ne confermava i domiciliari. Per Scarpa, vale però il provvedimento del gip, ovvero quello della revoca dell’ordinanza domiciliare. Il professionista, ritenuto la mente della creazione del sistema delle cooperative, si trovava agli arresti domiciliari dal 22 febbraio scorso insieme agli altri indagati: il Riesame ha confermato i domiciliari per tutti gli altri ritenendo assorbito nel reato di corruzione, in alcuni casi e truffa aggravata in altri, le altre contestazioni mosse dalla Procura come le gare d’appalto truccate e le accuse d’assenteismo, persino. In tutto sono 79 gli indagati. Tra questi anche lo psichiatra Luigi Carizzone.

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