Sacerdoti in isolamento, insulti
e atti vandalici contro chiese

Sacerdoti in isolamento, insulti e atti vandalici contro chiese
di Pierluigi Benvenuti
Domenica 11 Ottobre 2020, 12:57
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Vescovo e sacerdoti della diocesi di Sessa Aurunca, e della forania di Mondragone in particolare, in isolamento fiduciario per quattordici giorni in attesa di sottoporsi al tampone naso-faringeo, o di conoscerne gli esiti, e contro di loro e la chiesa si scatenano episodi di blasfemia, vandalismo, squallida satira.
Al punto che tutto il clero di Mondragone, con una lettera aperta ai fedeli, si è sentito in obbligo di rispondere e di esprime tutto il proprio rammarico. I due episodi più eclatanti hanno addirittura coinvolto, in qualche modo, la stessa patrona della città, la Vergine Incaldana, alla quale pure i mondragonesi sono molto devoti. Il primo è stato un gratuito atto di vandalismo compiuto da alcuni giovani ai danni della chiesetta del Belvedere, edificata sulle pendici del monte Petrino sul luogo dove la tradizione vuole che il quadro della Madonna. I ragazzi hanno ironizzato sulla fede sulla storia del ritrovamento e hanno preso a sassate il campanile del santuarietto. L'impresa è stata immortalata in un video diffuso sui social. Sempre sui social è stata diffusa un'immagine di don Franco Alfieri, il rettore della basilica dell'Incaldana risultato positivo al Covid-19 e che ha partecipato domenica scorsa ad un concelebrazione con la gran parte dei preti della diocesi a Sessa Aurunca. Il sacerdote è raffigurato con una mascherina all'interno della grande cornice d'argento che racchiude il quadro della protettrice, al posto dello stesso; completa la foto la didascalia «Mi avete battezzato». A questo si sono aggiunti dei commenti lesivi della dignità del sacerdote.
«Purtroppo la nostra città non gode di un clima di serenità sociale. E soprattutto in questi giorni forme di viltà, bassa satira religiosa, atti di vandalismo, blasfemia e di dissacrazione identitaria minano l'unità di cui abbiamo necessariamente bisogno in questo tempo delicato. Auspichiamo che i gesti di questi giorni siano vagliati dalla coscienza pubblica e stimolino un'educazione al rispetto dell'altro, delle radici identitarie di un popolo, del senso del sacro e del mistero, dei valori di solidarietà, amicizia e pace che sempre vengono dai luoghi di preghiera» scrivono i i parroci mondragonesi. Esprimono poi solidarietà a don Franco e una dura condanna per l'immagine pubblicata su una pagina Facebook non nuova a simili cadute di stile. «Già in altri momenti delicati della città, in pieno lockdown, ha beffeggiato l'icona della nostra protettrice Maria Incaldana. È possibile in nome della libera espressione mortificare e deridere i propri concittadini? Sono domande non di dogmatica fede o liceità di dottrina, sono domande che abitano nel cuore di persone in apprensione per la salute pubblica, in stato di agitazione e preoccupazione per la pandemia che ha minato la stabilità di molte famiglie della città». La basilica dell'Incaldana è stata intanto riaperta, dopo la sanificazione. Oggi saranno celebrate due messe, alle 12 ed alle 19, da sacerdoti provenienti da Roma. Sempre dalla capitale e da altre diocesi vicine arriveranno i preti che assicureranno le funzioni religiose nelle chiese diocesane i cui parroci sono in quarantena.
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