Covid a Napoli, positivi in quarantena vanno alle cresime nel rione Villa: il parroco chiude chiesa e parco giochi

Covid a Napoli, positivi in quarantena vanno alle cresime nel rione Villa: il parroco chiude chiesa e parco giochi
di Giuliana Covella
Domenica 11 Ottobre 2020, 11:41 - Ultimo agg. 16:57
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«Siate prudenti e responsabili e state vicini a quelli che stanno vivendo un momento di difficoltà». Così padre Modesto Bravaccino, parroco di San Giuseppe e Madonna di Lourdes al Rione Villa si rivolge ai fedeli in una diretta Facebook, mentre mostra le operazioni di sanificazione nei locali della chiesa. I contagi da Coronavirus registrati in questi giorni nel quartiere delle stese di camorra sarebbero dovuti (le ipotesi sono d'obbligo in questi casi) alle cresime celebrate una settimana fa all'interno della parrocchia di piazza Capri. Nulla è stato confermato dal sacerdote, né dai parrocchiani, ma le voci si rincorrono in queste ore tra i caseggiati popolari del rione. Intanto anche la preside dell'istituto comprensivo Vittorino da Feltre, Valeria Pirone, avverte: «Ho già avuto il caso di un alunno risultato. Ma il ministero fino ad oggi non ci ha mandato nulla di quanto richiesto per evitare la diffusione dei contagi», polemizza.

Il campanello d'allarme per i residenti è stato l'avviso, pubblicato anche sui social, che padre Modesto Bravaccino ha affisso fuori la chiesa di San Giuseppe e Madonna di Lourdes giovedì 8 ottobre. «A partire da oggi - si legge nella comunicazione - il bar, il campetto di calcio e il parco giochi restano chiusi. Visto che la curva dei contagi sta crescendo, si invitano tutti ad evitare assembramenti con senso di responsabilità verso se stessi e gli altri». Restrizioni che sarebbero state necessarie per un presunto focolaio sviluppatosi domenica scorsa in chiesa durante la celebrazione delle cresime. Molte mamme che avrebbero partecipato alla liturgia durante la quale i ragazzi del rione hanno ricevuto il sacramento, sarebbero già risultate infette e, pur essendo in quarantena, sarebbero uscite di casa per partecipare al rito sacro. Un momento a rischio in cui, venendo a contatto con alcuni abitanti del rione, avrebbero potuto contagiare altre persone. Infatti alcune mamme si sono sottoposte al tampone ed ora sono in attesa dell'esito del test.

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Ma mentre il parroco preferisce non commentare, a richiamare al senso di responsabilità è la dirigente scolastica della Vittorino da Feltre, Valeria Pirone. «Sarebbe bastato maggiore senso civico - dice, riferendosi all'aumento dei contagi al Rione Villa - inutile che organizziamo accessi super protetti fuori scuola invitando ad indossare le mascherine e bacchettando le mamme che non rispettano le regole, se poi escono da qui e vanno a feste e festini dove si baciano e si abbracciano». Critica la situazione anche all'interno dell'istituto. «Da una settimana ho il primo alunno positivo e ho dovuto mettere in quarantena la classe, 5 insegnanti e un collaboratore scolastico. Ma mi preoccupano i contagi - rimarca - perché molte mamme sono in attesa di tampone. Se continuiamo così tra 10 giorni chiuderemo tutte le scuole». Altro problema quello dei banchi monoposto: «Su una platea di 800 alunni ne avevo chiesti 284 mai arrivati. Così ho dovuto fare la turnazione con 3/4 alunni per classe per fare attività in parallelo». «La cosa più vergognosa è che nemmeno l'organico Covid mi hanno mandato. Dopo la camorra ora devo combattere anche contro lo Stato?», tuona la preside.
 

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