Casal di Principe: irruzione nella pizzeria La vita è bella, video virale sui social

Danni per 4mila euro

Un frame del raid dei banditi nella pizzeria
Un frame del raid dei banditi nella pizzeria
Marilu Mustodi Marilù Musto
Giovedì 14 Dicembre 2023, 08:18 - Ultimo agg. 18:17
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«Il senso di onestà e del vivere civile si è spezzato. Chiediamo più controlli e forze dell'ordine perché non si può andare avanti così». Questo è lo sfogo di Antonio Della Volpe, maestro delle pizze che ha scelto di vivere a investire nella sua città con la pizzeria "La vita è bella". Ieri, con un post sulla sua pagina Instagram ha pubblicato le immagini del video di cinque criminali che hanno fatto irruzione nel suo locale provocando circa quattromila euro di danni. Si tratta di un video in cui emerge tutta la violenza dei malviventi.

La pizzeria di Antonio - che gestisce con il cognato Amedeo Galoppo - non è una pizzeria qualunque: è diventata il vanto per Casal di Principe e anche per Trentola Ducenta, dove c'è un'altra sede. Il sudore e la passione per il suo lavoro, Antonio, la trasmette ogni giorno con le foto dei suoi piatti in lavorazione inseriti sui canali social. Ma la notte fra martedì e mercoledì qualcosa ha infranto i suoi sogni. La banda di cinque persone ha rotto la saracinesca del locale di via Circumvallazione ha sradicato la cassa con 200 euro in contati e ha danneggiato l'impianto.

I malviventi sono riusciti a rubare una collezione di vini pregiati che Antonio e il socio avevano in pizzeria: «Si tratta di bollicine francesi e Dom Pérignon, più altri vini di valore».

Video

Preso dallo sconforto, Antonio ieri mattina ha scritto nel post: «In corrispondenza del Natale, quando l'amore dovrebbe essere un diritto e un dovere di tutti, diverse persone sono entrate nel nostro locale e hanno devastato il frutto del nostro lavoro. È una ferita per tutti noi che ogni giorno lavoriamo con onestà e cerchiamo di portare qualcosa di positivo nella nostra comunità. Non ci arrendiamo. Le indagini sono in corso, restiamo al servizio delle persone che ci hanno sempre sostenuto». Sul caso stanno indagando i carabinieri di Casal di Principe, ma è una inchiesta difficile: i cinque malviventi avevano il volto coperto da un passamontagna.

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