È il milionesimo visitatore, la Reggia di Caserta premia Anselmo

Anselmo, il milionesimo visitatore nel 2023 alla Reggia
Anselmo, il milionesimo visitatore nel 2023 alla Reggia
di Lidia Luberto
Venerdì 22 Dicembre 2023, 08:31
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È stata una sorpresa inaspettata: Anselmo Merola, 52 anni, residente a Galliate in provincia di Novara ma originario di Curti, la moglie Erika, la cognata Sonia, entrambe messicane, e la figlia di nove anni, sono stati accolti ieri alla Reggia come visitatori specialissimi. A salutarli e dare loro il benvenuto c'era, infatti, con il personale in festa, la stessa direttrice, Tiziana Maffei, che ha consegnato nelle mani di Anselmo un cofanetto contenente un abbonamento di coppia per condividere la cultura e un regalo personalizzabile per la costruzione di un'esperienza unica e indimenticabile al museo. Anselmo è stato, infatti, il milionesimo visitatore del 2023. Anselmo e la sua famiglia ieri mattina, intorno alle 10.30, hanno acquistato i titoli di accesso alla biglietteria di piazza Carlo di Borbone e mai avrebbero immaginato cosa stava per accadere. Al cancello centrale ad attenderli c'era lo staff del museo MiC e Ales e il personale di Opera laboratori, pronti afesteggiare il milionesimo visitatore. Anselmo, visibilmente emozionato, non ha nascosto l'orgoglio e la gioia. Tornerà in primavera per utilizzare i "premi" ricevuti.

Non era la prima volta che Anselmo, operaio manutentore, visitava la Reggia ma quest'anno, tornato per le festività natalizie al Paese di origine, ha voluto portare la sua piccola a vedere il luogo magico e meraviglioso situato a pochi passi dalla casa di famiglia. «Sono stato qui tante volte da ragazzo, e ci sono tornato anche nel 2007 per il viaggio di nozze: volevo far conoscere a mia moglie, messicana, quella che è la gloria e il vanto della nostra terra», ha detto Anselmo.

Ieri, dunque, ha voluto far conoscere anche alla cognata e alla figlia il monumento di cui lui stesso aveva parlato tante volte, come fa con i suoi colleghi di lavoro e i suoi nuovi concittadini novaresi. «Anche se vivo lontano, il mio cuore è rimasto qui. Per questo resto sempre aggiornato su ciò che accade qui, anche attraverso i social e internet: è un po' come se la Reggia fosse ancora a pochi chilometri da casa mia e io mi sentissi parte di questo territorio», afferma Anselmo. Che aggiunge: «Siamo a Caserta solo per pochissimi giorni: il 25 dicembre, senza poterci trattenere neppure per il pranzo di Natale, rifaremo all'indietro il viaggio di quasi otto ore per raggiungere Galliate e tornare al lavoro».

Un soggiorno breve ma reso più piacevole dalla visita alla Reggia: «È un posto magnifico - dice Erika, la moglie di Anselmo - anni fa mi sono innamorata del Giardino inglese e adesso abbiamo voluto portare mia sorella e nostra figlia. In Messico non abbiamo un posto così e ora è più bella di quando l'ho vista anni fa». Per la Reggia un traguardo importante che si aspettava da tempo: era il 2000 (anno del Giubileo), quando il complesso vanvitelliano raggiunse il milione di ingressi in un anno. Un obiettivo raggiunto attraverso l'impegno dello staff e anche grazie ad una innegabile congiuntura positiva per tutto il comparto turistico che sta premiando in particolare la Campania con i luoghi e i monumenti più importanti fra i quali ormai c'è di diritto anche il capolavoro vanvitelliano.

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«È un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni da tutto il personale - ha detto la dg Tiziana Maffei - Un traguardo raggiunto nonostante il contingentamento degli accessi deciso per garantire a tutti i nostri visitatori un'esperienza piacevole, di arricchimento culturale e personale e in sicurezza. Il complesso vanvitelliano ha dimostrato di saper conciliare le esigenze di tutela e salvaguardia del patrimonio e quelle legate ai numerosi cantieri in corso con la fruizione museale. Con grande fatica, devo sottolineare: non è facile avere tanti lavori in corso e mantenere aperti gli spazi di visita. Continueremo, però, a lavorare per fare ancora di più per questo luogo e questo territorio». Un risultato positivo per il monumento, ma con quale ricaduta sulla città? «Credo che un riverbero di questo successo ci sia anche sulla città: i locali del centro sono pieni e mi auguro che anche il commercio possa risentire del movimento turistico. L'attrattività della Reggia si va consolidando e la sua riconoscibilità è alta. Vorrei che dal milionesimo visitatore arrivasse un messaggio positivo: dobbiamo credere nelle potenzialità non solo della Reggia ma dell'intero territorio». 

 

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