È ritornato in azione sulle coste casertane il battello spazzamare, voluto dall'amministrazione provinciale di Caserta. L'attività di monitoraggio, di pulizia e difesa delle acque di balneazione, dopo una prima fase di sperimentazione partita ad inizio giugno e conclusasi con pieno successo, è entrata nel vivo in questi ultimi giorni. Il progetto prevede l'impiego di un'imbarcazione Pelikan specializzata in operazioni di contrasto alle varie forme di inquinamento e di rimozione delle cause che possono provocarlo.
Lo scafo è una sorta di spazzino del mare e le attrezzature di cui è dotato gli permettono di raccogliere e rimuovere i rifiuti solidi galleggianti e semisommersi, lattine, bottigliette ed altri materiali in plastica, sostanze oleose e grasse, schiume ed idrocarburi presenti sulla superficie delle acque di balneazione.
n tratto di costa lungo circa 40 chilometri e su cui si alternano le competenze di quattro Comuni. Il presidente della Provincia Giorgio Magliocca ha perciò ricercato la loro collaborazione ed ha sottoscritto un protocollo d'intesa con i sindaci Luigi Petrella (Castel Volturno), Lorenzo Di Iorio (Sessa Aurunca), Francesco Lavagna (Mondragone) e Guido Di Leone (Cellole), ottenendone supporto e collaborazione nelle fasi organizzative ed operative del progetto.
«L'obiettivo principale è rendere sempre più fruibile e decorosa l'accessibilità alle spiagge e la balneabilità del litorale», spiega Magliocca. Il quale ha aggiunto: «È un'operazione unica e straordinaria per il nostro litorale e sfruttiamo una tecnica già usate da altre località. Consentirà di migliorare in modo sostanziale la balneabilità del nostro mare, agendo sull'immediato, con la rimozione di materiali e sostanze inquinanti e che rendono sgradevole il primo impatto del turista con l'acqua di balneazione, e facendo prevenzione. Perché questi elementi, consumandosi nel mare, possono comprometterne la balneabilità». Magliocca ha precisato come si tratti di un «progetto studiato e realizzato dalla Provincia che conferma l'attenzione della Provincia, ma anche della Regione e del governo nazionale, per la valorizzazione del litorale nella consapevolezza che possa rappresentare un volano di sviluppo economico e di crescita sociale per tutta Terra di Lavoro». Soddisfatti i sindaci che rimarcano la valenza dell'operazione.
«È un progetto molto positivo e che si muove nell'ottica di una riqualificazione ambientale della costa in perfetta sintonia con gli interventi che stiamo portando avanti a Baia Domizia» spiegano ad una sola voce il sindaco e l'assessore all'Ambiente di Sessa Aurunca, Lorenzo Di Iorio e Italo Calenzo. Per il sindaco di Mondragone Francesco Lavanga: «È un importante supporto per la difesa della risorsa mare e per accrescere l'attrattività delle nostre zone. Si unisce ai tanti sforzi che stiamo facendo per prevenire l'inquinamento delle acque di balneazione».