Borgata Ercole, marciapiedi sprofondati
e panche con vista su voragini e liquami

Borgata Ercole, marciapiedi sprofondati e panche con vista su voragini e liquami
di Franco Tontoli
Giovedì 29 Settembre 2022, 08:22 - Ultimo agg. 30 Settembre, 18:27
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Due voragini propriamente dette, non i soliti fossi di cui le strade urbane abbondano, aspettano interventi risanatori di cui non si hanno notizie. Un anno e qualche mese fa in via Camusso della borgata Ercole, negli immediati pressi della chiesa di San Vito, all'altezza del numero civico 46, una precipitazione temporalesca causò lo sprofondamento di un ampio tratto del marciapiedi, la voragine continua a impedire l'accesso non più carrabile e a costituire pericolo per i pedoni, le due transenne che la delimitano vengono spesso spostate facilmente per la loro instabilità. 

La seconda è datata 11 maggio scorso, a ridosso del muro di cinta dello stabilimento serico di piazza della Seta e immediatamente adiacente al fontanone il terreno franava per un buon tratto, una fissurazione di buona lunghezza ne faceva prevedere l'allargamento, a salvaguardare la panchina arrivò la recinzione con rete di plastica arancione tipica da cantiere di lavoro, ma in questo come in tanti altri casi tipica di un opportuno impedimento di transito e di segnale di pericolo a imperitura memoria.

Dal fosso parecchio profondo si intravvede lo scorrere delle acque fognarie e si avverte, soprattutto, l'odore nauseabondo che con la calura estiva ha deliziato gli anziani che grazie alle due panchine laterali alla fontana e all'ombra del filare dei platani che fanno da guardia d'onore all'esemplare Grande vecchio, albero pluricentenario celebrato con targa al tronco cercavano frescura.

L'olezzo è sempre percepibile e limita al minimo indispensabile la sosta di quanti al fontanone si dissetano, fra questi le decine di ciclisti domenicali che a questo posto fatto tappa ristoratrice.

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Le recenti e ancora ricorrenti piogge stanno aggravando la stabilità del terreno e possono minare anche quella del muro di recinzione della fabbrica nonché la possente struttura in travertino della vasca del fontanone.

«Da quattro mesi, oltre i primi a recintare la voragine diceva ieri un abitante del posto non abbiamo visto operai al lavoro, il fosso si può allargare e la frana coinvolgere l'antica fontana». Nei dintorni, a un centinaio di metri, si lavora per il completamento della bretella per la Vaccheria, un'opera che dalla progettazione all'avvio già conta oltre venti anni e ancora è ultimata. Ma a San Leucio di queste lungaggini sono parecchio stanchi. Così anche gli abitanti di Ercole, sia quelli del civico 46 che quelli delle adiacenze che del marciapiede non possono più fruire, per l'accesso in casa si dovrebbe ricorrere a una larga e solida piattaforma, il manto di brecciame che aveva coperto il fosso è stato tutto disperso dall'acqua piovana che nei temporali dei giorni scorsi lo ha seminato per tutta la strada, fino all'incrocio di via Passionisti e al confine della piazza Fratelli De Rege di Casagiove. 

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