Mondragone: mare off limits, ma arenile senza avvisi

Mare a Mondragone
Mare a Mondragone
di Pierluigi Benvenuti
Lunedì 10 Luglio 2023, 08:43
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È polemica sul mancato rispetto dell'ordinanza con la quale il sindaco Francesco Lavanga ha vietato la balneazione nello specchio di mare antistante la foce del Savone e quella dell'Agnena. Andiamo con ordine. A metà giugno il primo cittadino, in ottemperanza di una specifica richiesta in tal senso della Regione Campania e dell'Arpac - l'agenzia regionale per l'ambiente - ha firmato il provvedimento con il quale sottrae all'utilizzo dei villeggianti i due tratti in questione non perché particolarmente inquinati ma perché sono due aree sulle quali insiste un divieto permanente di balneazione. Quest'ultimo infatti è previsto, oltre che nelle aree industriali e nelle aree marine protette, «nella foce dei fiumi per motivi igienico-sanitari, legati a caratteristiche delle acque convogliate a mare dai corpi idrici, potenzialmente ricche di carichi antropici inquinanti». L'ordinanza emessa da Lavanga prevede che i punti per i quali è stato stabilito il divieto siano segnalati agli utenti con specifici cartelloni da collocare lungo l'arenile, usufruibile soltanto per l'elioterapia.

A tre settimane di distanza dal provvedimento però della segnaletica richiesta «per assicurare idonea informazione al pubblico» non vi è alcuna traccia. «A predisporla e collocarla sulle spiagge interessate dovrebbe essere il comando di polizia locale, cui il compito è stato assegnato dalla disposizione del sindaco Lavanga. Oggi non risulta alcun tipo di segnaletica nella zona a nord e a sud del torrente Savone, oltre 600 metri di fronte mare, due zone quotidianamente frequentate in questo scorcio d'estate da cittadini e turisti che, stando almeno a quanto dichiarato nell'ordinanza, rischiano la propria salute immergendosi in quelle acque», si legge in una nota diffusa dal gruppo consiliare di opposizione Movimento Mondragone Attiva. Per il movimento «siamo dinanzi a una distrazione dell'amministrazione e del comando della polizia municipale che non dà esecuzione alle ordinanze sindacali e di conseguenza, a rigor di logica, non le fa rispettare». Sempre secondo il Movimento Mondragone Attiva questo modo di fare «fa venire meno anche l'impegno amministrativo messo in campo dalla politica e, soprattutto, fa rischiare l'apertura di procedimenti penali in capo al sindaco».

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Il Movimento chiede un intervento immediato del primo cittadino e della segreteria generale affinché venga rispettata l'ordinanza n. 23 del 14 giugno 2023. E contesta anche la scelta della Regione Campania di imporre un divieto di balneazione permanente e assoluto a ridosso della foce dei due fiumi: «Una scelta precisa e opinabile, ma non opinata», così definiscono la decisione relativa ai circa due chilometri di mare dove l'acqua è comunque pulita. Per il resto, tutte le acque di balneazione ricadenti nel Comune di Mondragone sono state classificate come perfettamente balneabile dall'Arpac e hanno dei giudizi che variano dal buono all'eccellente.

A riprova della validità dell'attività di salvaguardia del mare e prevenzione delle fonti di inquinamento che è stata messa in campo negli ultimi anni. 

 

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