Mondragone zona rossa,
al via la seconda tranche di test

Mondragone zona rossa, al via la seconda tranche di test
di Pierluigi Benvenuti
Domenica 5 Luglio 2020, 11:30
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La situazione sanitaria legata al cluster di Covid-19 scoppiato nella comunità d'immigrati bulgari sembra stabilizzarsi. La curva dei contagi è in calo. Sono 83 i positivi riferibili al focolaio, 43 dei quali residenti nel complesso dei palazzi Cirio, giunti al dodicesimo giorno di isolamento. Gli altri, 32 residenti a Mondragone e gli altri in centri vicini come Falciano del Massico, Sessa Aurunca e Carinola, sono stati individuati ricostruendo la rete dei contatti dei primi contagiati. Per la gran parte, si tratta di impiegati e di manodopera delle aziende agricole dove lavorano gli immigrati. 

Il sindaco di Falciano del Massico, Erasmo Fava, ha intanto revocato l'ordinanza di chiusura dell'impresa agricola dove sono stati trovati 27 positivi al coronavirus. Le attività nell'azienda di produzione e nel reparto di confezionamento dell'ortofrutta sono riprese da ieri. La riapertura è stata decisa dopo la comunicazione, da parte del titolare della ditta, «dell'avvenuta sanificazione degli ambienti, dell'utilizzo di lavoratori non sottoposti a quarantena e risultati negativi al tampone naso-faringeo». L'azienda e il medico competente, come si legge nell'ordinanza, si sono anche impegnati a «comunicare i nominativi dei nuovi dipendenti non sottoposti a quarantena, rispettando le prescrizioni delle autorità sanitarie e locali in materia di contenimento e prevenzione dell'emergenza epidemiologica».

Per i residenti nei palazzi ex Cirio sono iniziati i test sierologici su tutti i primi sottoposti a tampone, per escludere infezioni in atto in vista della scadenza della quarantena obbligatoria, fissata per martedì. In mattinata, per le 220 famiglie in isolamento domiciliare è previsto un pensiero dolce consegnato tramite gli operatori della Croce rossa: le paste della domenica offerte da quattro pasticcerie locali, Alfredo Lisita, Lisita Crocelle, Bar Domizia e Zanzibar. «Vuole essere una testimonianza di solidarietà e vicinanza di un'intera comunità rispetto a un agglomerato che sta vivendo un particolare momento e non certo per propria volontà», spiegano gli imprenditori.
 


Nel frattempo, proseguono le polemiche politiche accese dalla visita dell'altro giorno di Matteo Salvini in città, la seconda nello spazio di una settimana. Il consigliere comunale di centrodestra Sandro Pagliaro replica a chi, dalla maggioranza, sostiene che il sindaco Virgilio Pacifico non ne sia stato informato e spiega: «L'evento, con tanto di coordinamento della sicurezza e di presenza della polizia municipale, è passato al setaccio anzitutto del sindaco che non poteva non esserne a conoscenza e che, evidentemente, non ha segnalato ostacoli al suo svolgimento».

L'ex sindaco del Pd Achille Cennami prende le distanze dalle altre forze di minoranza e da chi ha parlato di sostegno alla visita di tutte le opposizioni consiliari: «Spero sia stato soltanto un lapsus. Il Pd e la Lega sono agli antipodi, come è siderale la distanza tra la mia persona e quella di Salvini». Cennami difende poi il governatore della Campania De Luca: «È stato tempestivo e decisivo negli interventi e sta monitorando, mediante l'Asl, il quadro sanitario della città. Il tutto senza grandi proclami o dichiarazioni tendenti a minimizzare il problema come sistematicamente è stato fatto da qualche politico locale». Per l'ex ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi «la disfida di Mondragone tra De Luca e Salvini è solo un trucco. Si attaccano perché entrambi ne ricavano un vantaggio. L'obiettivo di Salvini è oscurare Caldoro e fare della Lega il primo partito del centrodestra in Campania.
De Luca, attraverso gli attacchi di Salvini, prenota il ruolo di futuro leader del Sud». 

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