Morto senza cure, indagato medico no vax:
la salma del 68enne riesumata per l'autopsia

Morto senza cure, indagato medico no vax: la salma del 68enne riesumata per l'autopsia
di Giuseppe Scuotri
Venerdì 11 Febbraio 2022, 09:13
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Potrebbero aggiungersi presto nuovi elementi d'indagine al caso di Gennaro Sanges, il sessantottenne morto lo scorso 8 dicembre a San Marcellino, per cui è attualmente indagato con l'accusa di omicidio colposo il ginecologo teramese Roberto Petrella (nella foto).
Per fare luce sulle cause esatte che ne hanno provocato il decesso, lo scorso 4 febbraio la Procura di Teramo ha disposto un'autopsia sul corpo dell'uomo. La sua salma è stata riesumata ieri mattina e trasferita presso il reparto di medicina legale dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, dove sono immediatamente cominciati gli esami dell'equipe sanitaria. I pubblici ministeri Giovagnoni e Scamurra hanno nominato consulente per il tribunale Antonio Tombolini, professore dell'Università di Ancona, mentre la difesa ha scelto di farsi rappresentare dai medici legali Michele Farinacci e Raffaele Zinno.

Secondo quanto emerge dalle intercettazioni e dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti, Petrella aveva prescritto cure alternative al suo paziente, affetto da gravi patologie cardiache e malato di diabete, sconsigliando alla moglie di ricoverarlo in ospedale in seguito a un repentino peggioramento delle sue condizioni di salute. «Se va in ospedale muore, lo intubano» e «Gli dia delle spremute, delle polivitamine» sono due dei consigli che la donna, molto preoccupata, si era sentita dare durante una telefonata con il medico la mattina dell'8 dicembre, mentre assisteva il marito debole, febbricitante e oramai in fin di vita. Petrella si trova attualmente agli arresti domiciliari, misura cautelare disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, località dove il ginecologo era stato fermato, e riconfermata dal Tribunale abruzzese, foro in cui il procedimento è stato in seguito trasferito per questioni di competenza territoriale.

Su di lui pende, da tempo, anche la radiazione dall'ordine dei medici, misura che ad oggi risulta tuttavia sospesa in virtù di un ricorso presentato dal diretto interessato.

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Una morte, quella di Sanges, che non è giunta certo come un fulmine a ciel sereno: il ginecologo abruzzese era uno dei volti più noti della galassia della medicina alternativa italiana e, grazie a una costante presenza sui social network, riusciva a diffondere capillarmente le sue idee prive di fondamento scientifico e raccogliere numerosi pazienti in tutto il Paese. Non è un caso che il sessantottenne e la moglie, come quest'ultima ha raccontato agli inquirenti, abbiano deciso di rivolgersi a Petrella dopo essersi imbattuti in un suo video su Facebook. Una dinamica estremamente comune, confermata dallo stesso ginecologo che, sempre tramite Facebook, si era in un'occasione lamentato di ricevere troppe chiamate da persone residenti in altre parti d'Italia. Con l'avvento della pandemia, Petrella era diventato anche uno dei principali punti di riferimento dei gruppi no vax italiani: estremamente note erano le sue tesi complottiste sulla dannosità dei vaccini contro il Covid-19 e l'influenza, delle mascherine e sul loro collegamento con la recente installazione della rete 5G. La grande pericolosità che si cela dietro la diffusione sul web di certi messaggi era stata riconosciuta già dal Tribunale di Catanzaro che, a fine gennaio, aveva chiesto il sequestro preventivo dei due profili Facebook utilizzati da Petrella. Entrambe le pagine, tuttavia, risultano ancora oggi online e raggiungibili da chiunque, corredate di lunghi video in cui il ginecologo sciorina il suo repertorio pseudoscientifico.
 

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