Ailano: morto in un pozzetto della rete idrica, l'ipotesi esalazioni. Verità nell'autopsia

Incidente sul lavoro, vittima un romeno

Incidente sul lavoro ad Ailano
Incidente sul lavoro ad Ailano
di Gianfrancesco D'Andrea
Sabato 8 Luglio 2023, 08:13 - Ultimo agg. 9 Luglio, 11:16
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Proseguono in ogni direzione le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che dovranno far luce sulle cause della morte dell'operaio di 43 anni di origine rumena, Ungureanu Mihai, che ha perso la vita giovedì sera ad Ailano, a causa di un incidente sul lavoro, l'ennesimo in provincia. La comunità di questo piccolo comune della fascia collinare del Matese ieri si è mostrata visibilmente scossa dalla notizia che ha lasciato sgomento il sindaco Vincenzo Lanzone compreso, tra i primi ad arrivare in località Le Vaglie, una frazione di Ailano situata a valle del paese, a poche centinaia di metri da un'area di servizio di benzina che affaccia sulla strada provinciale che conduce a Pratella e a Prata Sannita e, da lì, verso il Venafrano. Sarà, prima di ogni cosa, l'esito dell'esame autoptico sul corpo della vittima a dare importanti indicazioni agli inquirenti, al fine di capire, cioè, se l'uomo sia morto per un malore a causa del quale potrebbe essere scivolato in un pozzetto della rete idrica comunale, o se proprio la sua discesa all'interno della condotta gli sia stata fatale, magari a causa delle forti esalazioni di zolfo presenti nel sottosuolo.

Il territorio comunale di Ailano e le aree immediatamente confinanti, soprattutto in località Le Vaglie, sono infatti piuttosto note proprio per la presenza di sorgenti di acqua sulfurea, utilizzate dai cittadini anche per uso potabile. Oltre agli attesi esiti dell'autopsia, gli inquirenti dovranno dunque accertare se l'intervento dell'operaio all'interno del pozzetto rientrasse o meno nelle effettive attività di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica che il Comune a quanto pare deve commissionare a una ditta di Vairano Patenora, comune di residenza dell'operaio morto e se, dunque, l'operaio stesse operando in condizioni di sicurezza.

Sono in corso, oltretutto, anche ulteriori accertamenti proprio sulle esatte generalità della vittima, poco conosciuta a Vairano Patenora e, da quanto risulta, in Italia senza familiari, elementi che hanno aggiunto ulteriore difficoltà all'indagine in corso.

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Allo sgomento per una morte così tragica che ha squarciato la lineare normalità di una piccola comunità dell'entroterra casertano, si aggiunge - e non solo ad Ailano - anche il forte senso di frustrazione mista a rabbia per questo ennesimo incidente sul lavoro che, se effettivamente causato dalle esalazioni delle sorgenti sulfuree della zona, poteva essere evitato adottando le opportune precauzioni che avrebbero messo al sicuro la vita di Mihai: d'altronde, la caratteristica sulfurea delle acque di questo piccolo angolo della provincia di Caserta è nota da sempre e, di conseguenza, la manutenzione della rete idrica comunale ha sempre richiesto la massima prudenza proprio per questo motivo. Provato il sindaco di Ailano, che nel tardo pomeriggio di giovedì si è precipitato sul luogo dell'incidente dopo essere stato avvertito da un componente della sua giunta, a sua volta allertato dai colleghi dell'operaio rimasto senza vita, increduli e disorientati sul da farsi. Sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Piedimonte Matese, allertati dallo stesso primo cittadino Lanzone, a intervenire per recuperare il corpo senza vita dell'uomo, ma il personale sanitario non ha potuto far altro che constatarne la morte. 

 

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