Neonata morta in culla a Caserta, indagati i genitori: in affido gli altri due figli

Oggi l'autopsia sul corpicino della bambina di 45 giorni

L'appartamento in via Mandre a Santa Maria a Vico
L'appartamento in via Mandre a Santa Maria a Vico
di Gabriella Cuoco
Martedì 5 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 13:44
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Fratellini affidati a una casa-famiglia e genitori indagati per omicidio colposo. Arriva la prima svolta sulla vicenda della neonata di soli 45 giorni, trovata morta in culla. La tragedia, che si è consumata sabato mattina nella cittadina di Santa Maria a Vico, nel Casertano, continua a far parlare di sé.  

Il pm Stefania Pontillo ha emesso un provvedimento nei confronti della coppia, che risiede in un appartamento di una palazzina in via Mandre, fissando anche la data dell'esame autoptico, che si terrà questa mattina alle 9.30, presso il reparto di Medicina legale dell'ospedale civile di Caserta. Il magistrato ha conferito l'incarico ai medici legali Giuseppe Addeo e Giulio Benincasa, dando la facoltà ai legali della famiglia, gli avvocati Carlo Perrotta e Davide Pascarella, di nominare un consulente esterno. Gli stessi, dopo un colloquio con la coppia hanno designato il dottor Mariano Buniello. Quest'ultimo farà parte del collegio medico e assisterà all'autopsia.

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Solo nel tardo pomeriggio di oggi, potrà emergere quindi qualche nuovo elemento, soprattutto relativo al grado delle ustioni, che andrà ad aggiungersi al puzzle che i carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico, coordinati dalla compagnia di Maddaloni su indicazione della Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno già cominciato a incastrare. 

 

Nella mattinata di ieri nella stazione dei militari dell'Arma c'è stato un viavai di persone. I carabinieri hanno ascoltato nuovamente i due genitori della neonata, poi la zia e la nonna materna. La coppia, di 26 e 19 anni, ha ribadito che la figlia è stata sottoposta a un bagnetto nella prima serata di venerdì e che, solo dopo qualche ora, le sono state riscontrate numerose ustioni sul corpo, specialmente agli arti inferiori, dovute all'acqua troppo calda, riscaldata in una pentola a causa del guasto dello scaldabagno. Lo stesso padre della piccola ha spiegato che si è recato poi in farmacia per ben due volte.

Ha prima acquistato una crema alla calendula, che la stessa madre aveva già usato per gli altri due figli, poi in un secondo momento ha comprato un farmaco specifico, che gli è stato indicato dal pediatra, raggiunto telefonicamente. Alla domanda precisa dei carabinieri, relativa alla presenza di ecchimosi sull'addome, il 26enne ha chiarito che quando la compagna lo ha chiamato, perché si trovava in un'altra stanza, constatando che la figlia non dava segnali di vita ha provato a praticarle un massaggio cardiaco, cercando invano di rianimarla. Diverse le versioni della zia e della nonna materna. La prima ha dichiarato che era in vacanza e per questo ha parlato solo telefonicamente con la sorella, che ha sentito agitata a causa delle ustioni; la nonna, invece, ha fatto sapere che venerdì è andata a casa della figlia, in quanto ogni sera quando finisce di lavorare va a trovare i bambini, e ha visto che sul corpicino della nipotina c'erano alcuni segni.  

Nella tarda mattinata di ieri i due fratellini della neonata (un maschio di quattro anni e una femmina di due) sono stati affidati dai Servizi sociali del Comune, su richiesta del Tribunale dei minori di Napoli, a una casa-famiglia che si trova nel territorio campano. Tutta l'operazione è stata seguita dalla responsabile comunale del servizio, la dottoressa Anna Izzo, che insieme al sindaco Andrea Pirozzi, presso il comando locale di Polizia Municipale, ha parlato a lungo con i genitori alla presenza dei loro avvocati. Si sono registrati alcuni momenti di tensione, subito però rientrati. I bambini, in via cautelativa e per farli vivere in un ambiente sereno e tranquillo, vista la tragedia che si è consumata nella loro abitazione (posta sotto sequestro da sabato mattina) ed essendo molto piccoli, temporaneamente saranno ospiti di una struttura che si occuperà di loro. 

Gli avvocati Pascarella e Perrotta stanno seguendo passo dopo passo tutta la vicenda, supportando i genitori della neonata anche negli spostamenti. «Stiamo collaborando con le autorità - fanno sapere - affinché le indagini possano fare luce al più presto su questa triste vicenda che ha scosso tutti. È stata una disgrazia. I genitori della piccola stanno vivendo in queste ore un dramma familiare, un dolore straziante, chiediamo rispetto per loro. Attendiamo l'esito dell'esame autoptico e lasciamo lavorare in modo sereno gli inquirenti e i consulenti». 

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