Silenzio surreale in città. Chi aspettava qualche commento alla storia della neonata trovata morta in culla con ustioni ed ecchimosi sul corpo, è rimasto deluso. Ieri, nessuno ha commentato l'accaduto, nemmeno chi doveva farlo con l'obiettivo di spronare una comunità a riflettere sull'accaduto. Il sindaco Andrea Pirozzi, in mattinata, ha chiacchierato della vicenda in piazza con alcuni concittadini che hanno chiesto la sua opinione.
L'esito dell'esame autoptico e, di conseguenza il verdetto della Procura di Santa Maria Capua Vetere, faranno emergere una sua posizione, anche perché qualora ci fosse un provvedimento giudiziario, lo stesso dovrà mettere in moto l'azione dell'ufficio dei servizi sociali del Comune con le indicazioni dettate dal pm Stefania Pontillo relativamente ai due figli della coppia di quattro e due anni.
Intanto, questa mattina, proprio la fascia tricolore si recherà all'obitorio dell'ospedale Civile di Caserta, dopo aver già chiesto informazioni a un amico medico che lavora nel reparto, per portare il saluto della comunità di Santa Maria a Vico alla piccola concittadina ritrovata morta in culla dai genitori intorno alle 7 di sabato. «Andrò all'obitorio per pregare qualche minuto per lei, l'angelo di tutti noi ha proseguito Pirozzi e mi farò accompagnare dal comandante della Polizia Municipale, in modo che sia una visita ufficiale».
Ieri, non pochi sono stati i curiosi che hanno affollato via Mandre. Parecchie le persone che hanno affollato la zona e, proprio nei pressi dell'abitazione della famiglia della piccola, alcune di queste sono state allontanate perché sbirciavano dal portone sempre spalancato, dove c'è la palazzina composta da due appartamenti, di cui uno abitato dalla coppia con i figli e l'altro dai nonni paterni.
Il padre della piccola lavora saltuariamente come pizzaiolo. Le prossime ore saranno importanti per far luce su una vicenda che ha acceso i riflettori - dopo che i genitori sono stati ascoltati dai carabinieri - su uno scaldabagno con la manopola guasta, una ipotetica pentola dell'acqua calda e una pomata indicata telefonicamente dal pediatra, usata per alleviare le scottature sul corpo della piccola dopo il bagnetto effettuato dai genitori la sera prima del decesso. C'è attesa per l'autopsia che non è stata ancora fissata ufficialmente. Fino alla tarda serata di ieri gli avvocati dalla famiglia Davide Pascarella e Carlo Perrotta non avevano ricevuto nessuna comunicazione in merito da parte della Procura.