Pistola in faccia per rubare un cellulare
i passanti lo aggrediscono: preso

Pistola in faccia per rubare un cellulare i passanti lo aggrediscono: preso
di Marilù Musto
Venerdì 20 Maggio 2022, 08:27 - Ultimo agg. 08:28
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La scena sembra quella di un film: un uomo armato di circa trent'anni punta una pistola sul volto di una donna che percorre via Roma con il cellulare fra le mani. Sono le ore 20 e 10 di un giovedì qualunque. La strada è trafficatissima, come sempre. Ma un urlo rompe la ruotine serale: i negozianti di via Roma assistono alla scena basiti. Mentre il rapinatore strappa dalle mani della donna il telefono, un giovane con una giacca a vento beige grida e indica: «Fermatelo!». Qualcuno reagisce: un negoziante prende un bastone, gli strappa via la scopa che aveva appena usato per spazzare e rincorre il rapinatore che, intanto, è riuscito a liberarsi della donna e corre verso l'Hotel Europa. Solo. Convinto di potercela fare.

Ma un automobilista cerca di mettersi di traverso per evitare la fuga, di fronte interviene un uomo alto circa due metri, robusto con la maglia verde e lo ferma. Accanto a lui ci sono altri passanti e lavoratori - come il portiere dell'hotel Europa - che formano un cerchio intorno al rapinatore. Non hanno armi, solo coraggio. Il trentenne si sente braccato, viene spinto a terra e bloccato con le mani incrociate dietro la schiena.

Sul posto, nel giro di cinque minuti, arrivano due auto dei carabinieri della compagnia di Caserta: i cittadini consegnano il rapinatore ai militari che caricano in auto il giovane malvivente, intanto la donna urla disperata. Si riprende dallo spavento, la tensione si taglia con il coltello. In verità, il cellulare le è stato restituito, certo, ma è in frantumi, ha lo schermo rotto e non funziona. Inveisce contro il rapinatore: «Poteva farmi del male!», dice. «Ha puntato la pistola, ha un'arma in tasca», svelano i cittadini alle forze dell'ordine, indicando la tasca del rapinatore. I militari chiedono alla donna vittima della rapina e ai testimoni che hanno bloccato il rapinatore di seguirli in caserma: devono ricostruire la dinamica, ma ci sono pochi dubbi.

Il colpo è stato sventato da un gruppo di cittadini a mani nude. Sul posto, scattano i complimenti per gli «eroi» quotidiani che hanno bloccato il malvivente e non si sono girati dall'altra parte.

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Il rapinatore ha trascorso la notte in cella e oggi sarà portato davanti al giudice per la convalida. «Non vogliamo gloria, questa rapina poteva succedere a chiunque», spiegano i cittadini che sono stati i veri protagonisti del fermo. «Se fosse accaduto a mia figlia, a mia sorella o a mia figlia, avrei voluto che qualcuno fosse stato lì a difenderla», dice l'uomo altissimo che ha bloccato a terra il malvivente. Quest'ultimo, ottiene anche una carezza sul volto della donna rapinata. «Sei stato tu? Grazie», gli dice.

Non è un caso che al centro di questa storia ci sia un cellulare: ne vengono rubati a centinaia fra Napoli e Caserta. Aversa resta la città con il più alto numero, assieme a Caserta, di furti e rapine di telefoni. E Parete non scherza. Complice, la vicina via di fuga verso Giugliano e la provincia napoletana. Solo qualche mese fa una comitiva di giovani fu rapinata di soldi e cellulare da una banda di tre malviventi (tutti under 30) in via Vittorio Veneto, nei pressi della scuola primaria parificata Decroly proprio a Parete.

Secondo le ultime statistiche di Kaspersky Lab, la app antifurto contenuta nella soluzione Kaspersky Internet Security for Android viene lanciata in media 1,5 volte al minuto. Questo significa che ogni mese sono, sempre in media, 23mila i device Android che vengono dichiarati persi o rubati. Purtroppo per i consumatori sostituire un telefono perso o rubato costa, in media, circa 400 euro, per non parlare degli Iphone. A Caserta e a Napoli, i furti con destrezza e le rapine stanno aumentando. Ma a Caserta c'è ora la reazione di molti a questo tipo di eventi. «Non parliamo poi dei turisti rapinati», spiegano alcuni residenti di via Roma e via Verdi. «È sempre più difficile garantire vivibilità a questa città». Per fortuna, i casertani sembrano essere più empatici e reattivi degli altri.
 

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