Avitabile: «La mia Caserta infinita incontra il mondo»

Enzo Avitabile
Enzo Avitabile
di Giovanni Chianelli
Giovedì 24 Agosto 2023, 10:27
4 Minuti di Lettura

Con 51 edizioni è tra le rassegne più antiche della Campania: «Settembre al borgo», diretta da Enzo Avitabile e organizzata da Andrea Aragosa, è in programma a Casertavecchia da giovedì 31 agosto a domenica 3 settembre. Ospiti il fisarmonicista francese Richard Galliano, il compositore premio Oscar Nicola Piovani, il danzatore turco Ziya Azazi, il percussionista indiano Trilok Gurtu, il pianista e performer italiano Venovan, il compositore iraniano Alireza Mortazavi e il chitarrista fingerstyle Andrea Castelfranato. C'è anche una mostra, «Mine in fiore», di Mathelda Balatresi negli spazi della chiesa dell'Annunziata e lo spettacolo teatrale di Piero Grant, «Vanvitelli, il capocostruttore» con Marco Caldoro, nel 250esimo anniversario della morte di Luigi Vanvitelli.

Al pittore e architetto è dedicata «Un borgo di libri», la sezione letteraria curata da Luigi Ferraiuolo. Attesi Nicola Gratteri, Paolo Bricco, Antonio Calabrò, Elisa Ruotolo, Giuseppe Montesano, Rudi Guede, Pierluigi Vito, Giancristiano Desiderio.

Il cartellone si completa con «Calici al borgo», la wine-talk-experience dedicata ai vini campani in programma nella corte Cicia/Fierro alle 18 e alle 20 ogni sera.

Tutti gli spettacoli e le iniziative sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Per gli spettacoli di Galliano, Azazi Piovani e del Trilok Gurtu & Arkè String Quartet è obbligatoria la prenotazione su Eventbrite.
Avitabile, partiamo dal tema: «Caserta infinita».

«Mi sono autocitato, nel 2016 ho composto un album dal titolo "Lotto infinito". Ma in questo caso il riferimento serviva a sottolineare quanto un posto relativamente minore come Caserta potesse diventare mondo: un centro dell'universo e al tempo stesso un luogo fiero della sua identità. Caserta, e il borgo dei monti tofatini dove nacque ha, come altri centri, l'aspirazione a essere nel mondo: a raccontare la sua storia, ad accogliere tutti i popoli della terra e al tempo stesso esprimere un suo orgoglio territoriale».

Come ha scelto gli artisti?
«Pur provenendo da parti diverse del mondo, sono accomunati da scelte autoriali e direi personali precise, come se la loro espressione fosse coincidente con la loro esistenze. Ma i paralleli non finiscono qui: gli autori invitati suonano e creano mettendo in connessione i saperi antichi tipici dei loro territori alla contemporaneità, creano realmente la tradizione nel senso del passaggio da una fase all'altra della storia».

Dopo tanti anni, quale è ancora il senso, e la specificità, di «Settembre al borgo»?
«Venire a inizio settembre in un borgo come Casertavecchia è il simbolo di un turismo diverso, dato che siamo nella regione che sta facendo registrare record di visitatori. Un turismo anche culturale e artistico che non si basa su mare e cibo. Perciò faccio un pubblico invito: vi aspetto per una grande festa dell'incontro e della solidarietà».

In che senso?
«La solidarietà è anche l'incontro pacifico nel nome dell'arte. Ogni anno per le stradine dell'antico borgo di Casertavecchia si celebrano, con questa rassegna, cultura e aggregazione. L'evento diventa crocevia umano e artistico per un dialogo della città e della Campania con il resto del mondo. Sono previste, come ogni anno, migliaia di persone che desiderano ascoltare, sentire, vedere, conoscere e incontrarsi in un luogo magico, che per quattro giorni e quattro notti ti apre le braccia e spalanca la porta di un infinito che abita in ognuno di noi. Caserta infinita è la speranza, l'aspirazione, la libertà, la volontà di fare qualcosa che resti di giorno in giorno nel cuore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA