Softlab, intesa più vicina verso la proroga della cig

Mercoledì nuovo tavolo presso il ministero delle Imprese

Softlab, intesa più vicina
Softlab, intesa più vicina
di Franco Agrippa
Giovedì 18 Gennaio 2024, 08:56 - Ultimo agg. 15:33
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Esame congiunto, ieri, tra Ministero del lavoro e sindacati per l'autorizzazione dei prossimi sei mesi di cassa integrazione per i dipendenti della Softlab. Nei prossimi giorni ci sarà la firma del verbale che prevede l'ammortizzatore sociale dal primo gennaio al 30 giugno prossimo. Intanto, sempre per i lavoratori di Softlab, mercoledì prossimo ci sarà un nuovo tavolo presso il Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per cercare una soluzione definitiva alla vertenza, anche se le speranze di un nuovo piano industriale valido che possa presentare l'azienda sono poche.

Nonostante le rassicurazioni dell'assessore regionale Antonio Marchiello sull'immediato futuro, ricevute nell'incontro in Regione lo scorso lunedì, gli ex lavoratori Jabil e poi passati a Softlab e Orefice non fermano la loro protesta e si preparano ad una nuova stagione di lotte.

Due gruppi di lavoratori accomunati dalla loro origine (ex dipendenti della multinazionale Jabil di Marcianise) e, dopo tre anni vittime di processi di reindustrializzazione mai decollati, con l'attuale stato di precarietà e assenza di un reddito.

Due storie parallele iniziate quando la Jabil decise di ridurre il personale, favorendo la ricollocazione in altre aziende a sue spese. Per i 230 dipendenti della Softlab, dei quali circa 200 erano in cassa integrazione scaduta lo scorso 31 dicembre e fanno parte della Softlab Tech (azienda del gruppo che non ha mai prodotto nulla), mentre la restante parte, una trentina, lavora da remoto per Softlab Next, altra società del gruppo, ad una commessa ma senza percepire stipendio da mesi. Nell'ultima riunione al Mimit, lo scorso 12 dicembre, il Ministero dell'Imprese e del Made in Italy, i sindacati e i lavoratori hanno solo ottenuto il prolungamento del tavolo aziendale per avere una proroga di almeno 6 mesi degli ammortizzatori sociali. Cosa che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Nella stessa riunione il Ministero ha chiesto di verificare tutte le soluzioni praticabili, compresa la cig per ristrutturazione aziendale individuando con la Regione Campania un piano per il ricollocamento di eventuali esuberi.

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«È importante che i processi di reindustrializzazione siano monitorati dalle istituzioni coinvolte - dice il segretario provinciale della Fim-Cisl di Caserta, Pino Scala - poiché i piani industriali presentati non sono mai decollati. Allo stato abbiamo i lavoratori di Softlab e Orefice ancora in forte emergenza ed in attesa di risposte concrete. Occorre da subito un intervento autorevole per portare attività lavorative che diano come promesso stabilità e dignità ai lavoratori che hanno riposto fiducia nei piani industriali presentati nelle sedi istituzionali».

I sindacati di categoria insistono sul supporto e la presenza della Regione Campania ai prossimi incontri che si svolgeranno al Ministero per esercitare il proprio ruolo di tutela istituzionale e sociale ed anche perché la provincia di Caserta non può continuare ad essere mortificata e penalizzata da scelte imprenditoriali senza prospettive ma finalizzate solo ad accaparrarsi i finanziamenti pubblici e privati. I 22 lavoratori passati, invece, nell'azienda sarda Orefice, che hanno prima rifiutato un trasferimento in Sardegna nonostante il patto prevedesse un impiego nel casertano o al massimo nel napoletano, e le successive condanne dell'azienda da parte del Tribunale di Napoli Nord che si pronunciò sull'illegittimità del trasferimento dichiarando illegittimo anche il loro licenziamento, sono oggi senza lavoro.

Lo scorso 12 ottobre, in una riunione in Regione, alla presenza dell'assessore Marchiello e del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, l'ingegnere Vittorio Civitillo, imprenditore casertano, proprietario del gruppo Seri specializzato nella produzione di batterie al litio per la mobilità ecosostenibile e coinvolto nel progetto di reindustrializzazione di Whirpool Carinaro, attraverso lo stabilimento Fib, formalizzò la propria disponibilità ad assumere i 22 lavoratori licenziati da Orefice Generators. Ma dopo aver effettuato i colloqui, dallo scorso 8 gennaio solo 9 lavoratori sono stati assunti.
 

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