Strage di cefali nella ex darsena sotto accusa l'acqua non depurata

Sotto accusa l'acqua non depurata, interviene la Capitaneria ma la competenza è del Comune

Migliaia di pesci morti nell'ex darsena
Migliaia di pesci morti nell'ex darsena
di Vincenzo Ammaliato
Giovedì 31 Agosto 2023, 08:45
3 Minuti di Lettura

Migliaia di pesci compaiono improvvisamente a pelo dell'acqua nell'invaso della ex darsena a Pinetamare: sono tutti morti a pancia all'aria. Si tratta di cefali di varie dimensioni e in breve tempo macerano sotto al sole, provocando un nauseabondo odore che si diffonde in tutta la località. Non partono le azioni istituzionali per comprendere il fenomeno e soprattutto per rimuoverlo.

Sul posto, però, arriva la capitaneria di porto, ma dopo aver visionato la moria di pesci avvisa i residenti e i commercianti della zona preoccupati che il fenomeno non è di propria competenza.

Il sindaco, in quanto responsabile della salute pubblica cittadina, potrebbe intervenire, magari chiedendo all'istituto zooprofilattico di compiere analisi sulle carcasse di pesci e all'Asl di provvedere alla rimozione.

Ma nonostante gli abitanti della zona facciano formali segnalazioni, il tappeto di pesci morti resta al suo posto, ad aumentare il carattere di degrado dell'area che è il cantiere del porto turistico i cui lavori non sono mai cominciati. Ma cosa può aver provocato una tale strage di cefali? Senza interventi istituzionali, e quindi senza competenze professionali, la gente della zona prova a mettere sul banco degli imputati la condotta del troppo pieno che sfocia nell'invaso. E probabilmente ci indovina pure.

Video

Nei due giorni precedenti ci sono state copiose piogge e l'inadeguato depuratore di Pinetamare (come certificato nel 2012 da un'ordinanza del prefetto Contarino che all'epoca gestiva il municipio di Castel Volturno) in condizioni meteo del genere fa entrare in funzione il "troppo pieno". Questa condotta scarica nella ex darsena reflui non depurati dai bagni domestici delle migliaia di abitazioni del Villaggio Coppola e da quelli delle attività commerciali e ristorative. E con la foce chiusa quasi per tutto l'anno, a causa di un fenomeno di insabbiamento, l'ex darsena si trasforma in una fogna a cielo aperto.
Quasi certamente i reflui non depurati immessi nell'invaso negli ultimi due giorni hanno ridotto l'ossigeno nell'acqua provocando la morte dei cefali per anossia. Ma queste sono solo tutte ipotesi formulate di gente comune che di mestiere non è né ricercatore scientifico, né biologo. La verità dovrebbe essere accertata dalle istituzioni competenti, che sulla ex darsena, fino ad ora, non sono intervenuti. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA