Si accende la polemica sul tratto dell’Autostrada A1 in direzione Nord al km 708, nel territorio di Teano. A distanza di pochissimi giorni si sono infatti verificati due incidenti che hanno coinvolto tre centauri, in uno dei quali ha perso la vita una donna. Al centro della bufera finisce la presenza sull’asfalto di un cordolo d’acciaio, in grado di diventare ancora più pericoloso in caso di pioggia. A parere di chi transita su quel tratto infatti potrebbe essere stato proprio questo a causare in entrambi i casi la perdita del controllo delle moto. Il cordolo in questione, oltre ad essere scivoloso, sarebbe anche poco segnalato: un mix che lo renderebbe fatale soprattutto per chi transita sulle due ruote.
Dello stesso avviso è Graziella Viviano, madre di Elena Aubry, giovane 26enne che perse la vita nel maggio 2018 in un incidente in moto a Roma in via Ostiense. «Una mia amica mi ha scritto per mostrarmi questo giunto.
«Le ragioni spesso declamate come principali cause, come disattenzione, non rispetto della precedenza e distanza di sicurezza e velocità, sono pesantemente falsate nelle loro percentuali. La strada e le sue condizioni hanno un grandissimo ruolo nelle cause di incidente. Ho chiesto proprio nella scorsa riunione del gruppo ministeriale di cui faccio parte che fa capo all'Istat e si occupa proprio della corretta analisi dei dati, di cominciare a prendere in esame altri dati per arrivare a definire il quadro reale delle cause principali di incidente in Italia», conclude Graziella Viviano.
In una nota, però, la Direzione di Tronco di Cassino di Autostrade per l’Italia chiarisce che «su quel tratto è presente una linea di giunto longitudinale che è cosa diversa dal cordolo menzionato in quanto, a differenza di quest’ultimo, è un elemento integrato nella pavimentazione senza generare alcun dislivello. La linea di giunto è ampliamente segnalata agli utenti mediante tre cartelli verticali posizionati in tre diversi punti della carreggiata in avvicinamento alla linea di giunto stessa».
E ancora, la Direzione di Tronco di Cassino precisa che «il giunto, che è stato posizionato per consentire l’ampliamento del cavalcavia ferroviario nell’ambito dei lavori di realizzazione della terza corsia, è un elemento imprescindibile dell’infrastruttura e ha un ruolo importante nelle sue prestazioni poiché garantisce l’elasticità del nuovo impalcato e ammortizza le dilatazioni dovute alle escursioni termiche».