Terra dei fuochi, la protesta di Caserta:
«Saremo la pattumiera della Campania»

Terra dei fuochi, la protesta di Caserta: «Saremo la pattumiera della Campania»
di Nicola Rosselli
Giovedì 6 Gennaio 2022, 12:00
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La terra dei fuochi rischia di restare tale per sempre. Mentre i componenti della vigilanza ambientale del Wwf trovano decine di discariche a cielo aperto - di auto, risulta edilizia, amianto - la Regione Campania vara l'aggiornamento al Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Speciali nella regione. Un atto che contiene una vera e propria condanna a morte per l'agro aversano e la fascia dei comuni a nord di Napoli. Ossia la terra dei fuochi che, a dispetto delle condizioni attuali, rischia di essere l'unico territorio in Campania cui poter dare vita a nuovi insediamenti di aziende per il trattamento dei rifiuti. Una situazione che rischia di passare senza che gli amministratori nemmeno si accorgono di quanto sta avvenendo a livello legislativo. A questo proposito, c'è anche da evidenziare che il vicino comune di Giugliano, grazie all'intervento di un proprio parlamentare, ha fatto inserire in una legge nazionale il divieto di nuovi impianti sul proprio territorio.

Una situazione che rischia di segnare definitivamente il territorio a cavallo tra Napoli e Caserta tanto che la consigliera comunale Michelina Caiazza, ex vicesindaco di Gricignano di Aversa, ora all'opposizione, lancia un appello ai sindaci dell'agro aversano e dell'atellano a svegliarsi.

«Il 6 dicembre, sul bollettino ufficiale della Regione Campania, è stata pubblicata l'adozione della proposta di aggiornamento e revisione del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Speciali in Campania.

Occorre prendere coscienza di questo pericolo ed intervenire prima che sia tardi». «In questa deliberazione di giunta regionale, la numero 510 del 16 novembre scorso continua la Caiazzo - viene esplicitamente detto che l'approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali; costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e di indifferibilità dei lavori». In pratica, la Regione si sostituisce ai Comuni che nulla più potranno fare. «L'agro aversano e di conseguenza anche quello Atellano non hanno vincoli, la zona sarà sede di tutti gli impianti regionali senza tener conto degli impianti esistenti e di quelli previsti. Diventeremo la pattumiera della regione Campania».

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I sindaci dovrebbero presentare osservazioni entro il prossimo 4 febbraio, ma sono in molti a non conoscere nemmeno l'esistenza di questo piano regionale che rischia di decretare la morte certa di questo territorio. A fronte di queste brutte notizie istituzionali non mancano quelle di tutti i giorni: trovate altre discariche abusive e cimitero di auto tra Marcianise ed Orta di Atella. «Ancora un attacco criminale alla nostra terra» ha dichiarato Alessandro Gatto, Coordinatore Regionale della Vigilanza Ambientale del WWF Italia per la Campania. Il nucleo provinciale di Caserta, a Marcianise e Orta di Atella, ha scoperto una serie di micro discariche di pezzi di automobili rubate, sfasciate ed alcune bruciate, a Marcianise, ai confini con il territorio di Orta di Atella, nei pressi dei Regi Lagni. «Mentre perlustravamo il territorio abbiamo trovato di tutto - commenta amaramente Antonio Borrelli vice coordinatore provinciale Wwf Caserta - amianto sbriciolato, guaine bituminose, materiale edile, pneumatici. Questi smaltimenti celano il lavoro nero piuttosto che per un vero e proprio risparmio sullo smaltimento di questi rifiuti. Nel frattempo, questi pneumatici possono diventare facile innesco di incendio di rifiuti e così il danno ambientale aumenta esponenzialmente». 

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