Tonnellate di immondizia trascinate
dalle correnti: oasi campana in pericolo

Tonnellate di immondizia trascinate dalle correnti: oasi campana in pericolo
di Vincenzo Ammaliato
Venerdì 23 Febbraio 2018, 12:44
3 Minuti di Lettura
Anche sul territorio della provincia di Caserta piove costantemente da molti giorni, con la diretta conseguenza che le campagne si riempiono d'acqua, il fiume Volturno si gonfia e la spiaggia di Castel Volturno si trasforma in una vera e propria discarica di rifiuti vari, soprattutto di natura plastica. E se le prime due circostanze sono delle conseguenze naturali dovute alle singolari condizioni meteo, la terza, invece è strettamente correlata all'attività umana, un'attività decisamente impropria e autodistruttiva che condanna un territorio dalle alte potenzialità con scarichi abusivi e sversamento illecito di ogni rifiuto. Ma in questo caso non si tratta delle attività delle ecomafie, piuttosto dei comportamenti inopportuni dei singoli che gettano buste e bottiglie di plastica e ogni altro prodotto che non serve più, anziché in modo regolare, nelle campagne e aree demaniali.

C'è da sottolineare che lo scenario alla foce del fiume Volturno non è quasi mai particolarmente limpido, a causa dei continui scarichi abusivi su tutto il suo corso. Da qualche giorno, però, è decisamente impietoso. Appena la pioggia s'interrompe e si apre uno squarcio nel cielo il sole qui illumina senza sconti uno scempio ambientale dalle proporzioni molto estese. Dove fra pochi mesi sono attesi uccelli migratori, bagnanti e villeggianti, ci sono adesso buste e contenitori di plastica d'ogni tipo e confezioni in polistirolo solitamente utilizzate in agricoltura per la semina. Chi vive in zona alza le spalle e racconta che si tratta di una condizione che si verifica da sempre almeno due o tre volte l'anno in concomitanza con il maltempo e piogge insistenti.

 

«Ma quest'anno dice un abitante della popolosa località di Destra Volturno c'è stata una portata eccezionale. Non avevamo mai visto arrivare tanta plastica. Addirittura, in alcuni punti della spiaggia non si vede più la sabbia e per raggiungere la riva bisogna camminare su un tappeto di immondizia». Mentre sulla sponda opposta, a sinistra della foce, seppure non ci sono abitazioni, il raccapricciante scenario non cambia. Peraltro, qui, c'è l'Oasi dei Variconi, un'area di ristoro per uccelli migratori e preziosissimo serbatoio della biodiversità domiziana. All'Oasi tra un mese è atteso il periodico stazionamento dei grossi uccelli migratori che si spostano dal Sud al Nord del Mondo. Se non si interverrà immediatamente per ripulire l'area, aironi, fenicotteri, pellicani e molte altre specie di volatili dovranno dividere l'area con immondizia d'ogni genere. Peraltro, il territorio di Castelvolturno che riceve questa portata di rifiuti proveniente da almeno due provincie (Caserta e di Avellino) ha un municipio con le casse in default e riesce con difficoltà a pulire le sue aree demaniali, seppure preziosa come quella dei Variconi. Qui talvolta intervengono gli operai di Campania Ambiente, impegnata in zona con progetti regionali di bonifica. Ma il grosso del lavoro di pulizia solitamente è eseguito dai volontari di un'associazione ambientalistica, Le Sentinelle. Tuttavia, la quantità di rifiuti arrivata con il maltempo delle ultime settimane è notevole e per smaltirla non basterà l'entusiasmo dei volontari, piuttosto un deciso intervento istituzionale.
Ma non c'è molto tempo da perdere, anche perché il meteo non gioca a favore della costa domiziana: le previsioni indicano ancora altri giorni di pioggia e quindi nuovi rifiuti trasportati dal Volturno che si depositeranno sulla spiaggia domiziana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA