Napoli, nel «presepe favoloso» degli Scuotto entra San Francesco che parla al lupo

La nuova statuina dei maestri napoletani

Il pastore di San Francesco
Il pastore di San Francesco
Maria Pirrodi Maria Pirro
Martedì 5 Dicembre 2023, 11:23
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San Francesco, che tutto comincia, entra nel «presepe favoloso» del rione Sanità. Con il lupo reso mansueto, in un labirinto di simboli e significati. Tra i re Magi, Pulcinella, lo Scartellato, Eduardo De Filippo, Totò, lo scugnizzo che palleggia con le arance e così tanto ricorda Maradona. E Aurora Quattrocchi, l'attrice che interpreta la mamma di Pierfrancesco Favino in «Nostalgia» di Mario Martone, sistemata l'anno scorso tra i pastori, mentre il prossimo potrebbe essere dedicato a Marcello Colasurdo, icona neofolk e ultimo poeta della tammurriata, da poco scomparso.

La nuova statuina, come le altre, è dei fratelli Scuotto che hanno donato l'opera monumentale al quartiere d'origine nel 2021, per festeggiare i 25 anni della loro bottega, La Scarabattola, e ora hanno voluto aggiungere questo personaggio in occasione di un altro anniversario speciale: gli 800 anni dal primo presepe vivente realizzato nella notte di Natale dal frate a Greccio, mettendo in scena la natività di Gesù.

La statuina verrà presentata sabato prossimo, 9 dicembre, alle 19, nella basilica di Santa Maria della Sanità durante l'iniziativa «Favole da favola». Musiche affidate a Neapolis Concertus. Si terrà, inoltre, la presentazione di Fabule da "Un presepe favoloso" di Chiara Nocchetti, libro per bambini incentrato sulla storia di dieci personaggi che popolano la fantastica rappresentazione. Voce narrante della serata: Antonella Morea, che intonerà anche «La leggenda del lupino» e leggerà due fiabe che hanno l'obiettivo di avvicinare i più piccoli alla tradizione partenopea.

Una lunga tradizione già raccontata con orgoglio a visitatori di ogni età dai ragazzi della cooperativa

La Paranza, che vivono in zona e gestiscono i tour nelle catacombe. E «indigeno» è pure Biagio Rosciano, che firma la scenografia con dentro rappresentazioni insolite come la parabola dei ciechi di Bruegel (il dipinto è esposto al museo di Capodimonte) e figure caratteristiche come la zingara dal profetico ruolo, paragonabile a quello delle sibille. Non manca il «monaciello», che appare nelle case dei napoletani, e anche in «È stata la mano di Dio» del regista premio Oscar Paolo Sorrentino. E il femminello con panierino e numeri della tombola. E mamma Sirena che con sette catene intrappola una giovane donna, Anella, gettata dalla matrigna nelle acque incantate, e salvata dal fratello.

Esposto in sagrestia, il «presepe favoloso» si potrà ammirare gratuitamente durante le festività, dal giorno dell'Immacolata fino al 6 gennaio, da lunedì a sabato (10-13 e 17-19) e la domenica (10-13).

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