«Al mio segnale scatenate l'infermo», risate e riflessioni con il libro di Marangio

«Al mio segnale scatenate l'infermo», risate e riflessioni con il libro di Marangio
Sabato 20 Aprile 2019, 15:10
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La disabilità. L’ironia. La disabilità come non è stata mai proposta raccontata con ironia, tanta ironia.

Questo è l’ esperimento riuscitissimo che Lello Marangio mette in campo con questo libro che la Casa Editrice Homo Scrivens manda in tutte le librerie d’ Italia.

Un libro davvero folgorante, uno scossone che non ti aspetti, che ti sorprende e che ti diverte sino alle lacrime e solo dopo aver riso tanto ti rendi conto che l’autore ti ha reso preso per mano, reso partecipe ed ha condiviso con te tanti messaggi sulla disabilità che altrimenti sarebbe stato più ostico comprendere ed assimilare appieno.

“Essere disabile è un lavoro sporco che qualcuno deve pur fare. Vivere una vita senza difficoltà fisiche è troppo facile, è per viverla da handicappato che bisogna tirar fuori gli attributi”. Questo è l’incipit del prologo di questo libro; con tantissimo umorismo, Lello Marangio in quanto disabile, lancia il suo grido di battaglia “Al mio segnale scatenate l’infermo” appunto, un “infermo” che qui si dà da fare, reagisce anche con cinismo e a modo suo alle difficoltà della vita da disabile, le ribalta, le affronta e le descrive con un ritmo incalzante tanto che ogni capitolo ti scivola addosso velocemente ed il lettore viene preso anzi afferrato da queste pagine che trasudano di humor in ogni riga.

E’ una autobiografia vera e propria quella che propone Marangio; il racconto della sua vita da disabile e le principali problematiche connesse alle sue difficoltà in quanto diversamente abile, proposte attraverso la lente d’ingrandimento deformante dell’ ironia. Ci diverte Marangio e divertendoci, ci invita a riflettere sulle tante problematiche legate all’handicap.

“Un disabile per tutte le stagioni” è il sottotitolo azzeccatissimo di questo volume e sono le stagioni della vita di Marangio vissute e raccontate non da disabile spettatore ma da protagonista; un disabile ormai maturo che racconta con dolcezza se stesso da piccolo sino a l’età matura. Un racconto che sorprende perché non te l’aspetti così divertente e meravigliosamente dolcissimo. Dalla vergogna e dai trucchi che lui usava per non svelare a tutti le protesi che da sempre indossa e che lo indussero ad attraversare la Domiziana carponi, sino ai primi approcci sessuali più o meno fallimentari. Dalle tante difficoltà che un disabile incontra per la presenza di barriere architettoniche che qui diventano esilaranti, sino al racconto dell’esame della patente di guida sostenuto con la immancabile Daf 44 “non un auto ma un complotto mostruoso contro tutti i disabili di allora”.

Un libro che è una dolcissima favola umana che si legge tutto di un fiato ed alla fine ti senti complice di Marangio che mette per la prima volta la sua disabilità al servizio dell’umorismo in modo che tutti ne possano beneficiare.

Scrittore professionista di testi comici, Lello Marangio umorista, ha scritto e scrive testi per numerosi artisti fra cui Peppe Iodice, Biagio Izzo, Paolo Caiazzo, Lino Barbieri, Lucio Pierri e tanti altri.
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