Il ministro Franceschini al premio Serao: «Il web aiuterà cinema e teatri»

Il ministro Franceschini al premio Serao: «Il web aiuterà cinema e teatri»
di Giovanni Chianelli
Sabato 29 Maggio 2021, 08:00
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«Il digitale non sostituirà mai l'esperienza dal vivo. Eppure servirà ad allargare la platea di fruitori». Il primo ospite della quarta edizione del premio letterario Matilde Serao è Dario Franceschini. Il ministro della Cultura è stato intervistato dal direttore de «Il Mattino» Mattino Federico Monga subito dopo l'inizio della manifestazione, in streaming dalla sala Tiziano del museo di Capodimonte. Uno scambio breve Franceschini era impegnato in un consiglio dei ministri - ma denso di contenuti: l'omaggio alla vincitrice 2021, Igiaba Scego, e poi via a discutere di ripartenza nel segno dei giovani, della cultura, del sostegno a teatri, cinema e musei, dei prossimi impegni del governo (come la parte del recovery fund desinata ad arte e cultura), in particolare per il Mezzogiorno. Più un pensiero a Procida Capitale della Cultura del 2022: «Un investimento destinato a restare» ha assicurato il ministro. 

Monga è partito da una domanda sulla Scego, la scrittrice italo-somala premiata e più volte accostata alla fondatrice del quotidiano: «L'ho conosciuta qualche anno fa in una iniziativa a Roma in un autobus dedicato a Rosa Parks», ha ricordato Franceschini. «Lei è un simbolo della lotta al razzismo e al contempo una bella storia di integrazione e creatività».

Per lui la Scego testimonia anche altro: «Come lei ci sono tanti giovani di valore. L'Italia non deve solo ricordare il proprio passato, anche se nasce questa tentazione, avendo un patrimonio ampio e unico al mondo. Ma un nostro patrimonio sono anche i talenti del presente. D'altra parte tutto è stato contemporaneo: Michelangelo, Verdi, Brunelleschi. Molto spesso erano avanguardie non capite. Dobbiamo investire sul presente». 

Poi il direttore de «Il Mattino» ha invitato Franceschini a ragionare sul rischio, per la gente, di essersi abituata allo streaming: «Come si evita la chiusura di teatri, cinema e musei?», ha chiesto. «Abbiamo aiutato il settore ad attraversare il lockdown con risorse d'emergenza, soprattutto per i lavoratori. Ma non ho questo genere di preoccupazione, non penso chiuderanno gli spazi culturali», la risposta del ministro: «La pandemia ha riavvicinato le persone alla cultura, è cresciuta la vendita di libri e non era scontato. I dati raccolti dal 26 aprile, ovvero dalle prime riaperture, nonostante la riduzione della capienza dei luoghi di cultura dimostrano che le persone hanno voglia di tornare a frequentarli.

 

Il numero uno del Mibact ha poi parlato della piattaforma IstArt: «Il 31 maggio esordirà il primo spettacolo online sulla piattaforma, si tratta di un'opportunità che offrirà al mondo la possibilità di fruire della cultura italiana in tutta la sua ricchezza: dalla Scala a un concerto di Vasco Rossi». Franceschini ha fatto anche riferimento al San Carlo: «In pandemia ha offerto un concerto in streaming il cui biglietto è stato acquistato da 30.000 persone. Nel teatro tutta questa gente non ci entra, perciò non bisogna avere paura dell'innovazione: il digitale è uno strumento utile ad allargare la platea, e non un rischio dal momento che la fruizione in remoto non potrà mai sostituire l'emozione di quella dal vivo, solo integrarla».

Il discorso si è spostato sugli impegni economici del governo Draghi nella cultura: «Più di un milliardo di euro andrà ai grandi attrattori e tra questi i centri storici del Sud, dall'Albergo dei Poveri di Napoli al lungomare di Reggio Calabria», ha detto il ministro. Che ha poi spiegato che un altro miliardo sarà investito nel restauro dei borghi disabitati in Italia, e altri 600 milioni nel recupero dei casali rurali abbandonati: «Molti di questi beni si trovano al Sud. Investire nel Mezzogiorno è un modo per aiutare lo sviluppo dell'Italia intera».

Infine Procida Capitale. Fu proprio Franceschini ad annunciare la vittoria dell'isola di Arturo: «Un posto bellissimo, sono felice che abbia vinto. E non solo per il milione d'euro che si è aggiudicata: l'isola avrà la possibilità di mettere in moto un processo di rielaborazione della vocazione culturale che attiverà inevitabilmente un meccanismo virtuoso. Il traino di capitale della cultura durerà per molto tempo». 

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