Lo scrittore statunitense Navarre Scott Momaday, primo autore nativo americano a vincere il Premio Pulitzer per la narrativa con il romanzo «Casa fatta di alba», è morto mercoledì 24 gennaio a Sante Fe, nel New Mexico, all'età di 89 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato con un comunicato dal suo editore HarperCollins.
Nel 1969 N.
Nato ad Anandarko (Oklahoma) il 24 febbraio 1934, appartenente alla tribù Kiowa, cresciuto in riserve indiane tra New Mexico e Arizona, a stretto contatto con le comunità Navaho, Kiowa, Apache e Pueblo, Scott Momaday ha posto questo mondo al centro della propria narrativa. In italiano sono stati pubblicati i romanzi «Il viaggio a Rainy Mountain» (La salamandra, 1988) e «I nomi» (La salamandra, 1992); la raccolta di racconti «La strana e verace storia della mia vita con Billy the Kid (e altre storie)» (Salerno, 1993); e il saggio «Custode della terra. Riflessioni sul paesaggio americano» (Edizioni Black Coffee, 2023). Dopo aver insegnato presso varie università statunitensi, Scott Momaday è entrato a far parte della confraternita kiowa della Gourd Dance. Dal 1980 ha insegnato inglese e letterature comparate all'Università dell'Arizona di Tucson. E' stato consulente dal 1970 del National Endowment for the Arts e del National Endowment for the Humanities, ricevendo nel 2018 l'Anisfield-Wolf Book Award alla carriera. Nel 2021 è stato insignito della Medaglia Robert Frost, riconoscimento riservato a migliori poeti statunitensi. Ha ricevuto numerose onorificenze come una National Medal of Arts, un Hadada Award e il titolo di Unesco Artist for Peace.