Valzer editoriale al via con Russo: così cambiano i vertici delle case editrici

Il napoletano lascia Neri Pozza

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di Ugo Cundari
Sabato 15 Luglio 2023, 11:34
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Secondo gli ultimi dati dell'Associazione italiana editori (Aie) i due comparti di narrativa e saggistica hanno registrato complessivamente nel 2022 un giro d'affari di 1,671 miliardi di euro, con un calo del 2,3% rispetto all'anno precedente. C'è ripresa delle librerie fisiche, ma minori vendite dell'online e della grande distribuzione, canali sui quali ultimamente si stava puntando molto.

Con questi numeri non molto incoraggianti, gli editori sono pronti a investire su uomini nuovi, a scommettere su progetti diversi. All'orizzonte non molto lontano si profila un valzer di poltrone alla guida dei grandi gruppi e qualche acquisizione. Il primo a cambiare casacca, dopo oltre vent'anni di fedeltà allo stesso marchio, è il napoletano (qui di napoletani ce ne sono molti) Giuseppe Russo, 70 anni, che ha deciso di rassegnare le sue dimissioni, valide a partire dal primo di settembre, dalla vicentina Neri Pozza, fondata nel 1946 e oggi di proprietà del gruppo Athesis, per «un'offerta alla quale è stato impossibile dire di no».

L'interim della direzione editoriale è stato affidato a Sabine Schultz, da dodici anni senior editor per la narrativa straniera, responsabile di autori come Amitav Ghosh, Abraham Verghese, Eskhol Nevo. Questa la nota dell'Athesis: «Il dottor Russo, dagli anni duemila direttore editoriale di Neri Pozza ha contribuito in modo determinante a rafforzare il marchio e l'identità della nostra storica casa editrice, che oggi, anche grazie al suo lavoro, è considerata in Italia e all'estero una delle realtà culturali indipendenti più importanti e amate dal pubblico dei lettori della narrativa e saggistica di qualità». Il prossimo direttore potrebbe essere l'alessandrino Roberto Cotroneo, già al lavoro per il marchio, o potrebbe essere confermata, stavolta a titolo definitivo, la stessa Schultz, che sulla questione sottolinea, usando parole da leader: «Siamo un gruppo coeso e solido, continueremo a lavorare per il bene dell'editore.

Il mio futuro? Se fossi io la nuova direttrice sarei contenta».

Ma dove andrà Russo? E soprattutto porterà con sé la folta pattuglia di autori napoletani da lui pubblicati, spesso con lo zampino del compianto Francesco Durante, come Antonella Ossorio, Wanda Marasco, Vittorio Del Tufo, Piera Ventre, Simonetta Poggiali, Vladimiro Bottone? La risposta sarà comunicata dal diretto interessato tra qualche giorno. Forse con un incarico di coordinamento alla Feltrinelli, dove come direttore editoriale c'è il napoletano Gianluca Foglia, 53 anni, dottorato in Filosofia e carriera iniziata prima in Carocci e poi alla Laterza. Oppure in Mondadori, la megacasa editrice dove prenderà servizio, in autunno, Martina Donati ex Newton&Compton che sarà direttrice editoriale della narrativa italiana e straniera di Sperling & Kupfer, Piemme, Frassinelli e del marchio dei tascabili Pickwick. Alla Newton&Compton al posto della Donati arriveranno in tre. Tra settembre e ottobre entreranno a far parte della casa editrice romana, gruppo Mauri Spagnol, guidata da Raffaello Avanzini, tre nuovi editor, Elena Paganelli e Federica Graceffa provenienti da Sperling & Kupfer, Arianna Curci dalla Rizzoli.

Gli unici editor inamovibili, almeno fino a offerte alle quali non si può dire di no, sono due napoletani. Antonio Franchini della Giunti ed Ena Marchi, salda al comando dell'Adelphi da decenni ma chissà se non abbia voglia di misurarsi con altre esperienze, a due anni di distanza dalla morte del fondatore della casa editrice Roberto Calasso.

Tra le acquisizioni, l'ultima di grossa portata è stata conclusa dal gruppo Edifin, che detiene la maggioranza di Il Mulino e Carocci, nei confronti del marchio Salerno, sia per le collane di saggistica che per le riviste universitarie.

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