Napoli, la Nunziatella tra guerra e pace

L'atlante della memoria di Yvonne De Rosa

Napoli, la Nunziatella tra guerra e pace
di Alessandra Pacelli
Martedì 7 Febbraio 2023, 10:46
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Piccoli dettagli che diventano tasselli di una narrazione intima e corale allo stesso tempo, di cui l'arte si fa testimone per scavare nelle pieghe della Storia. Yvonne De Rosa costruisce con le sue fotografie un racconto struggente che dà voce a chi non c'è più, inanellando frammenti visivi diversissimi fra loro che vanno a comporre un puzzle dal forte impatto emotivo: nasce così A mia madre (Roberto Nicolucci editore, pagine 69, euro 35), un libro particolarissimo il cui tema è l'ultima guerra mondiale, qui ripercorsa attraverso carte e documenti custoditi alla Scuola militare della Nunziatella, il cui archivio diventa occasione per scandagliare storie di vita ma anche per riflettere sui mille conflitti che uguali si ripetono nei secoli con tutto il loro carico di dolore, ideali infranti e inutili morti. E sembra di vederli i militari di allora uguali agli ucraini di oggi, nel freddo dell'inverno, al buio di notti insonni, in attesa di combattimenti che saranno la morte loro o di avversari troppo simili a loro.

Nel libro, curatissimo nella veste grafica, a parlare sono le lettere dei soldati al fronte - sgomenti, affranti, a volte fieri nonostante la sorte avversa - che appunto scrivevano alle madri immaginandole nelle atmosfere protettive di casa, in quella innocenza che loro avevano perso per sempre: «mai come in quei momenti ho avuto paura di me stesso», oppure «l'oscurità che calava sulle tende, spingeva la mente a considerare tutte le miserie che avevano troncato il regolare cammino della nostra esistenza», o ancora «circondato dal filo spinato detti un addio a tutte le bellezze di una vita libera», scrive un sottotenente. Ma a questo lirismo epistolare la De Rosa oppone la crudezza delle fotografie di trincea, degli sguardi attoniti dei soldati in ritratti scoloriti nel bianco/nero d'epoca, cieli solcati da stormi di aerei, le sepolture di guerra fatte con cumuli di pietre, elmetti e baionette incrociate, che però si intersecano con un volo d'angelo dipinto, il volto di una Madonna, la testa di un putto paffuto e il piede allungato di un santo; ma anche il decoro floreale di un marmo o, perché no, la stelletta sul bavero di una divisa, un cappello militare. L'artista utilizza le atmosfere da guerra e pace della Nunziatella, con le architetture e i dipinti della sua bella chiesa, per realizzare un mosaico fotografico di emozioni: tutto concorre a creare quel clima di attesa, di sospensione dalla realtà e anche di interrogazione del passato. Tutto serve a imbastire un atlante della memoria che ne celebri il suo valore.

Il volume si presenta venerdì 10 febbraio ore 18 nel Salotto letterario Le Zifere (piazzetta Nilo,7): a parlarne con l'autrice Stefano Causa e Giuseppe Stellato, comandante della Nunziatella.

Letture di Peppe Lanzetta.

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