Mostre, l'arte di Burri ora accessibile anche ai non vedenti: ecco il progetto “Beam Up” di Palazzo Albizzini

Mostre, l'arte di Burri ora accessibile anche ai non vedenti: ecco il progetto “Beam Up” di Palazzo Albizzini
Mostre, l'arte di Burri ora accessibile anche ai non vedenti: ecco il progetto “Beam Up” di Palazzo Albizzini
Giovedì 8 Luglio 2021, 09:55 - Ultimo agg. 9 Luglio, 10:35
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L'arte di Burri ora è anche per i non vedenti. L'arte contemporanea diventa accessibile anche alle persone non vedenti, grazie ad un progetto della fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e Atlante Servizi Culturali. Prende infatti il via «Beam Up. Blind Engagement in Accessible MUseum Projects», iniziativa che si è aggiudicata un bando europeo, studiata per aiutare i musei a passare «dalla produzione di servizi per non vedenti alla produzione di servizi realizzati insieme ai non vedenti». Il progetto - spiega la Fondazione - prevede l'attivazione di tre gruppi di lavoro misti a livello locale, in Italia, Croazia e Irlanda, composti da professionisti museali, non vedenti ed esperti di disabilità visiva, che lavoreranno insieme per due anni e mezzo alla pianificazione, organizzazione e realizzazione di un progetto espositivo accessibile.

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All'interno di questa rete internazionale, il gruppo di lavoro italiano si concentrerà proprio sull'opera di Alberto Burri, la cui ricerca materica sarà resa fruibile e oggetto di studio e divulgazione per permettere ai non vedenti di conoscere e avvicinarsi all'arte contemporanea tramite uno dei maggiori maestri del 20/o e 21/o secolo. Al Museo Albizzini, in seguito a un percorso di formazione e progettazione condiviso, attraverso una mostra in calendario a marzo 2022 saranno Deborah e Nadia, due ragazze non vedenti, le «responsabili» della divulgazione dell'arte e delle opere di Burri. Atlante Servizi Culturali e la Fondazione Burri, con il supporto scientifico dell'Istituto dei ciechi di Milano, accompagneranno le ragazze nella lettura di un'opera d'arte contemporanea basandosi sull'elaborazione di Burri, pioniere nell'arte materica. La mostra si rivolgerà, inoltre, anche ai consueti visitatori vedenti «con un approccio multisensoriale e coinvolgente».

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«Plaudiamo all'iniziativa di Fondazione Burri ed Atlante per gli evidenti risvolti etici, di inclusione e promozione sociale che confermano la centralità di questi temi, trasversalmente, in ogni settore della vita pubblica cittadina. Come amministrazione siamo impegnati nel rendere accessibile anche alle persone con disabilità il patrimonio architettonico e artistico cittadino, attraverso il lavoro sul Peba, il Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche, e riteniamo che estendere la fruizione culturale dell'arte di Burri a persone non vedenti sia un modo per far crescere il capitale sociale e anche il nostro sistema museale. In questo senso, complimentandoci per il progetto, auspichiamo che presto possa essere esteso all'intera rete dei musei, soprattutto in vista della mostra di Raffaello in programma a settembre» hanno sottolineato il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e l'assessore alla cultura, Vincenzo Tofanelli.

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