Il sovrintendente resta in bilico. E orchestra e coro del San Carlo non vanno più in Egitto per la prima tournée sotto le Piramidi. Il viaggio sarebbe tormentato, l'aria che tira è di guerra, non proprio musicale. Diretti da Giacomo Sagripanti, gli artisti assieme ai divi della lirica Jonas Kaufmann, Maria Agresta e Fatma Said avrebbero dovuto eseguire i capolavori di Puccini, Verdi, Rossini: dall'«Aida» alla «Turandot» e al «Barbiere di Siviglia». E, in apertura, i due inni nazionali, mettendo da parte le tensioni sul caso Regeni. Poi le canzoni napoletane famose nel mondo, da «'O sole mio» a «I' te vurria vasà», domani sera a Giza in presenza delle massime autorità, tra cui il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani. Tutto annullato ieri, poco prima della mezzanotte, con una comunicazione urgente inviata via mail, per gli scontri nel vicino Stato di Israele con centinaia di morti e i raid su Gaza. Si resta a Napoli, dove rimane l'incertezza nella guida del teatro più antico.
Sempre ieri si è tenuta in tribunale la discussione del reclamo contro la reintegrazione del sovrintendente Stéphane Lissner, che era stato mandato in «pensione» l'1 giugno per decreto legge e sostituito dall'1 settembre da Carlo Fuortes, ex amministratore delegato Rai. Il maestro francese è tornato in carica grazie all'ordinanza del giudice del lavoro Clara Ruggiero, depositata il 12 settembre.
La causa è in decisione, ovvero bisogna aspettare il dispositivo «bis» che, sempre in via cautelare, potrebbe confermare Lissner oppure far rientrare Fuortes che, a sua volta, potrebbe rivolgersi ai magistrati e chiedere i danni. Non ultima questione è la mancata assunzione dei coristi che sono risultati idonei ma non vincitori di concorso al San Carlo. Dopo un confronto, ai sindacalisti della rsu è stata comunicata l'intenzione di contrattualizzarli solo per la prossima produzione della «Turandot» e, dopodiché, pubblicare un nuovo bando per la selezione. Altolà anche ai precari che hanno fatto vertenza; mentre restano 30 posti da ricoprire in totale, tra cui 11 nell'orchestra, 6 nel coro e due nel corpo di ballo. Di qui l'ennesimo stato di agitazione.