Pianeta pandemia ed effetti del Long Covid: un confronto nel Lazzaretto dell'ex Ospedale della Pace a Napoli

Pianeta pandemia ed effetti del Long Covid: un confronto nel Lazzaretto dell'ex Ospedale della Pace a Napoli
di Donatella Trotta
Lunedì 4 Luglio 2022, 14:00
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Lo chiamano “Long Covid”: sono gli strascichi, a medio e lungo termine, dell’infezione da Coronavirus. Patologie e disturbi correlati alla pandemia, da tenere d’occhio perché non risparmiano nemmeno bambini e adolescenti, come denunciano i dati della prima ricerca multicentrica sul Long Covid realizzata in Italia (e pubblicata sulla rivista scientifica internazionale «Italian Journal of Pediatrics») da un gruppo di studio, coordinato da Enrico Bertino e da Giulia Maiocco del reparto di Neonatologia universitaria della Città della Salute di Torino, con Gianfranco Trapani dell’Asl1 Sanremo-Imperia, Vassilios Fanos dell’Università di Cagliari e Giuseppe Verlato dell’Ateneo di Verona, monitorando oltre 650 minorenni di 8 regioni italiane che si sono ammalati tra l’ottobre 2020 e il giugno 2021. E se i malesseri lamentati spesso dai piccoli pazienti sono respiratori (6%), di affaticamento (7%), e, nel 6,8% dei casi, di natura neurologica (con difficoltà di concentrazione, sensazione di annebbiamento e cefalea), secondo lo studio l’incidenza di Long Covid addirittura raddoppia nei bambini più grandi e negli adolescenti: passando dal 18,3% nella fascia d’età 0-5 anni al 21,3% tra 6 e 10 anni, fino a toccare il 34,4% tra 11 e 16 anni, con un incremento nei ragazzi più grandi anche di ansia, agitazione, disturbi del sonno e del comportamento.

Di qui l’interesse (e il tempismo) di un convegno, dal titolo «Covid-Long Covid: lo stato dell’arte», in programma giovedì 7 luglio alle ore 16 nella Sala del Lazzaretto dell’ex Ospedale S. Maria della Pace di Napoli (Via dei Tribunali, 227) proprio per fare il punto su un allarme sociale, costellato di vari disturbi e manifestazioni cliniche come sequele ed esiti dell’infezione da Covid-19, che va conosciuto. Per essere fronteggiato con adeguati strumenti di prevenzione, diagnosi e cura. Non a caso l’evento, promosso dall’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e dal Museo delle Arti Sanitarie, è ospitato nella sede dove è ancora aperta la grande mostra documentaria «Pianeta Pandemia», che per l’occasione sarà possibile visitare con la guida d’eccezione dei curatori Carmen Caccioppoli e Gennaro Rispoli, direttore scientifico del Museo delle Arti Sanitarie, che introdurrà i lavori con il Maggiore Generale Gabriele Lupini, ispettore nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.

Sottolinea Gennaro Rispoli, medico chirurgo e umanista da sempre impegnato nel sociale: «Un momento interdisciplinare di studio e confronto sullo stato attuale della pandemia da Coronavirus ci è sembrato necessario, e non poteva esserci sede migliore per accoglierlo del Lazzaretto: luogo simbolico che attualmente ospita una mostra proprio sull’antica storia di epidemie e vaccini che ha caratterizzato l’evoluzione umana. A discsutere di tematiche ancora aperte avremo perciò infettivologi, clinici, epidemiologi, radiologi e psichiatri. L’evento ― conclude Rispoli ― si inserisce infatti in un progetto complessivo che vuole raccontare la storia della salute della città attraverso le piaghe e le ferite della sifilide, del colera, del tifo, fino ad arrivare ai giorni nostri. Eventi sociosanitari che hanno segnato la storia economica, politica e letteraria di Napoli».

Dopo i saluti del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dell’assessore per le Attività Produttive della Regione Campania Antonio Marchiello, dell’assessore alla Salute del Comune di Napoli Vincenzo Santagada, del presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Napoli Paolo Monorchio e del professore Emerito di Storia della Medicina Università di Ginevra Bernardino Fantini, i lavori prevedono gli interventi di Franco Faella (infettivologo, già Direttore del Dipartimento Emergenza del Cotugno di Napoli), che parlerà della correlazione tra cambiamenti climatici e diffusione delle malattie epidemiche; Pasquale Sannino (medico biochimico dell’università Luigi Vanvitelli), che si occuperà degli aspetti biochimici negli esiti da Covid-19; Rosa Valentino (pneumologa del Monaldi), che si interrogherà sul Long Covid come potenziale nuova malattia cronica; Vincenzo Cuccurullo (professore Associato dell’università Luigi Vanvitelli), che illustrerà gli aspetti radiologici del Long Covid; Gabriele Lupini, che analizzerà gli aspetti medico-legali del Long Covid. E mentre Micaela Spatarella, responsabile del Dipartimento di Farmacovigilanza del Cotugno di Napoli, darà un contributo di riflessione su «Sorveglianza post-marketing: vaccino o vigilanza?» toccherà allo psichiatra Emilio Lupo, responsabile nazionale di Psichiatria Democratica, e ad Aniello Iacomino, docente dell’Università Guglielmo Marconi e del Dipartimento Scienze Umane di Roma, affrontare, rispettivamente, le relazioni tra Covid-19 e salute mentale e gli aspetti neuroradiologici del Long Covid.

Dopo il confronto, la visita guidata alla mostra «Pianeta Pandemia», che nei mesi estivi di luglio e agosto è aperta al pubblico nei giorni di martedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 13.30 (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria: 333-5718341).

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