Parole abitate, vissute, assaporate. Parole bevute e centellinate come distillati preziosi di una linfa vitale e taumaturgica, capace di dare ali all’immaginazione (e a immagini in azione) e di radicare i piedi per terra, in territori segreti dove è vietato l’accesso agli adulti. A meno che non siano in sintonia con i bambini e le bambine: e questo è molto raro. Perché solo chi custodisce il Puer Aeternus che è dentro ciascuno di noi riesce a provare profonda empatia con il mondo e le sue creature. È l’irriducibile alterità dell’infanzia la protagonista della Lectio magistralis che Cristina Bellemo (nella foto), Premio Andersen alla Miglior Scrittrice 2021, terrà domani, giovedì 4 novembre a Genova (ore 17, Teatro Nazionale, sala Teatro Ivo Chiesa, già Teatro della Corte in viale Duca d’Aosta), con un intervento sulle parole e le storie che si configura come una testimonianza d’autore sulla cura dei testi e su come sia possibile accendere la passione per la scrittura e la lettura nelle nuove generazioni (ingresso gratuito su prenotazione con Green Pass; l’incontro può essere seguito anche a distanza, su piattaforma Zoom, previa iscrizione. Info: https://www.teatronazionalegenova.it/news/lectio-magistralis-di-cristina-bellemo-il-4-novembre/).
La lezione magistrale di Bellemo si intitola «Le radici e le ali. Parole segrete, rivelate, custodite» e verrà pronunciata dall’autrice in occasione del conferimento della targa del prestigioso riconoscimento attribuitole lo scorso giugno con la seguente motivazione: «Per l’intensità della scrittura e il ben misurato passo della propria proposta creativa; per una letteratura nutrita dalla curiosità per le storie delle persone e da una serena e appassionata ricerca sulla lingua e sulla parola nel suo declinarsi ritmico, sia nel testo breve per l’albo illustrato sia nella misura narrativa del romanzo; per aver consegnato alle lettrici e ai lettori narrazioni emotivamente coinvolgenti». Una ricca esperienza dovuta alla ricca formazione dell’autrice, nata e residente a Bassano del Grappa, a pochi passi dal fiume Brenta, che dopo il liceo classico si è laureata in greco antico alla facoltà di lettere a Padova. Giornalista da vent'anni per diverse testate, direttrice responsabile de «L’AbBeCedario», notiziario di A.B.C., Associazione Bambini Chirurgici dell’ospedale pediatrico Burlo Garofolo di Trieste, Bellemo incontra da anni bambini e adulti, raccontando la sua passione per le storie e per la magia irresistibile della narrazione. Tra i suoi numerosi libri per l’infanzia, per citare solo i più recenti: nel 2020 ha pubblicato Amelia (Il Castoro), Il soldatino (Zoolibri), Pieno/vuoto (Topipittori) e la raccolta di poesia Casa toracica (Animamundi) e nel 2021 Il paese degli elenchi, illustrato da Andrea Antinori (Topipittori) e E la regina disse (Zoolibri).
Si rinnova così l’appuntamento autunnale con il Teatro Nazionale di Genova (che celebra i settant’anni di storia nel 2021 e dal gennaio 2020 è diretto da Davide Livermore) e il Premio Andersen (prestigioso riconoscimento italiano assegnato ai più innovativi e originali libri per ragazzi, autori, illustratori ed editori, conferito dal 1982 dall’omonima rivista mensile, autorevole e diffuso punto di riferimento per l’in/formazione sul mondo dell’infanzia), nel contesto di un incontro che inaugura i nuovi percorsi del Teatro per le scuole e le famiglie e il ciclo formativo annuale per gli insegnanti. In programma, alle ore 17, la presentazione degli spettacoli e delle attività dedicate agli studenti e insegnanti con interventi di Davide Livermore , del drammaturgo Andrea Porcheddu, di Elena Dragonetti, consulente artistica del Teatro Nazionale di Genova per il teatro ragazzi e di Alessandro Clavarino, della Direzione Scolastica Regionale.
Lo può confermare uno stralcio della testimonianza in programma, laddove la scrittrice si interroga, interpellando tutti coloro i quali hanno a cuore la civiltà dell’infanzia: «Dove cerca le parole e le storie una bambina nata in una casa vuota di libri? Come accade la magia di innamorarsi di ciò che non si ha e non si sa? Forse avventurandosi. Tra le pagine incontrate via via, grazie alle Maestre e ai Maestri, agli incontri miracolosi. Nei giochi del cortile, dei campi e dei boschi, o lungo il fiume cantastorie. Che valore possono assumere, allora, le parole? Curano e si prendono cura. Dicono, e custodiscono i segreti. E come si nutre una passione? Come si tiene acceso il desiderio della scrittura? La ricerca prosegue instancabilmente: continuo a interrogarmi, per me, per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi per cui scrivo. L’entusiasmo e l’incanto sono intatti, così come l’urgenza delle storie nelle mani». E dopo le lezioni magistrali di Bernard Friot e Nicola Cinquetti, protagonisti degli eventi negli anni scorsi, nati sempre dalla sinergia tra Premio Andersen e Teatro Nazionale di Genova, ecco una nuova attesa testimonianza d'autore intorno all’immaginazione, alla lettura, allo scrivere per l’infanzia che conferma un impegno in buone prassi che migliorano il mondo: l'appuntamento del 4 novembre, nato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria e riconosciuto dal MIUR come incontro di formazione (sarà rilasciato un attestato di partecipazione), sarà infatti il primo di un ciclo formativo annuale del Teatro Nazionale di Genova rivolto agli insegnanti; un'occasione anche per illustrare le proposte di spettacolo più adatte ai ragazzi, i laboratori e i progetti di alternanza scuola lavoro e soprattutto la nuova piattaforma web con contenuti live e on demand ideati per le scuole.