MILANO - Lyn Slater è una blogger che ha deciso di chiamarsi Accidental Icon. Non a caso: ha 64 anni, insegna alla Fordham University, è appassionata di moda ed è fashion influencer, da quando fu fotografata per caso tra il pubblico di una sfilata a New York. Le sue foto con camicia bianca, stampe grafiche e gioielli design hanno 750 mila seguaci. «Non ho vent'anni e non voglio avere vent'anni - ha detto a W Magazine - Ma sono piuttosto forte, e quindi, eccomi qui». E come lei, tante. Over cinquanta carismatiche, spesso molto belle, che mai come ora stanno imponendo la loro identità di genere, culturale e anagrafica. Sono le perennial, accomunate dall'età ma soprattutto da uno stato mentale: «Sono persone che si lasciano coinvolgere. Sono curiose, fanno da mentore, sono appassionate, creative, sicure di sé, collaborative. Hanno un mondo di pensare globale, si assumono rischi perché continuano a spingersi oltre i limiti e sanno come azzardare», è il ritratto di Gina Pell, l'imprenditrice digitale che ha coniato il termine.
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IL MESSAGGIO
La versione italiana che è sbarcata sui social dapprima timidamente - «Ma chi ci guarderà», pensavano - e ora pubblica post con oltre un milione di visualizzazioni è quella delle Magnificheperennial.
GRUPPO NUMEROSO
Probabilmente a trent'anni non lo avrebbero mai fatto: il 67% delle over 40, sono i risultati del Rapporto Coop 2019, dichiara di vivere meglio rispetto a una decina di anni fa. Per il 61% la realizzazione personale è una priorità, il 60% afferma che uno degli aspetti più importanti della vita è saper accettare le sfide e il 63% si definisce ottimista. Soprattutto, l'80% si dichiara curiosa di esplorare percorsi nuovi. Super perennial è Fabiola Gianotti, prima donna direttrice del Cern di Ginevra, nominata nel 2016 e riconfermata l'anno scorso: il 4 luglio 2012 ha annunciato la prima osservazione di una particella compatibile con il bosone di Higgs. Studia fisica, suona il piano, le piace andare a correre. Oltre la gabbia dell'età veleggia anche la scrittrice di Va' dove ti porta il cuore, Susanna Tamaro, che alla soglia dei cinquanta si è liberata: «Io mi sento tigre, sono ferocissima, per questo pratico arti marziali da 40 anni. Solo ora, dopo anni, ho trovato un equilibrio». E poi ci sono l'attrice Sarah Jessica Parker, che ha prestato il suo volto senza ritocchi fotografici per una campagna a favore dei terremotati del Nepal, e l'ex first Lady Michelle Obama, con le sue campagne sociali condotte indossando abiti indimenticabili. Sono il simbolo delle perennial oltre gli schemi, impegnate e ancora più verdi dei millennial: il 100% di loro fa la raccolta differenziata, l'89% usa poca plastica, il 79% ha ridotto il consumo di carne, il 70% ha sostituito l'auto con i mezzi pubblici e il 64% acquista prodotti bio. Fanno tendenza e soprattutto sono tante. Le proiezioni dicono che, entro il 2024, negli Usa gli over cinquanta (uomini e donne) saranno il più numeroso gruppo demografico.