Investimenti, non solo small cap: caccia ai salvavita

Estratto dall’analisi di Helen Jewell (BlackRock)

Helen Jewell (BlackRock)
Helen Jewell (BlackRock)
Mercoledì 3 Aprile 2024, 12:18 - Ultimo agg. 4 Aprile, 08:10
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Non è solo una questione di diversificazione. L’opportunità small cap è soprattutto nella sottovalutazione dei titoli. 


Nell’arco degli ultimi 25 anni le small cap, spiega Helen Jewell, chief investment officer di BlackRock Fundamental Equities EMEA, a livello globale hanno sovraperformato il mercato più ampio in media del 2,7% all’anno. Un punto da cui partire insieme al loro valore. «Le small cap a livello globale», dice l’esperta, «vengono attualmente negoziate con uno sconto del 26% circa rispetto alle società a grande capitalizzazione, a fronte di un premio storico del 10%». Si tratta di un calo di performance che riflette deflussi dovuti a timori macroeconomici che «riteniamo infondati, piuttosto che ai fondamentali delle società che in molti casi rimangono solidi», ha continuato Jewell.
Quale elemento può innescare una ripresa delle performance delle SMID, le società di media e piccola capitalizzazione? «Riteniamo che la riduzione dell’inflazione, tassi più bassi e la ripresa economica possano spingere gli investitori a rivalutare le opportunità offerte dai titoli SMID alle valutazioni correnti», sottolinea BlackRock.
Ma attenzione, è importante la gestione attiva. Perché non tutte le società in questo universo sono uguali. I premi per il conseguimento degli obiettivi possono essere elevati, ma le conseguenze di eventuali perdite possono essere gravi. Storicamente la dispersione in questo universo è stata maggiore che tra le large cap. Dunque, la selettività è fondamentale.
Più in generale, Jewell ritiene che lo slancio del mercato azionario possa continuare nel secondo trimestre dell’anno. E se i titoli tecnologici a livello globale hanno fatto da apripista nel 2024, i potenziali tagli dei tassi potrebbero portare a un allargamento della crescita anche ad aree di mercato meno costose, con società di qualità con un interessante potenziale di crescita degli utili a lungo termine. «Sebbene riteniamo che i mercati azionari Ue e giapponesi siano ben posizionati nei prossimi mesi, prevediamo una crescente divergenza degli utili all’interno delle regioni», dice l’esperta. In Europa, il faro è sulle aziende del settore sanitario con farmaci blockbuster che affrontano le malattie associate all’invecchiamento e sulle aziende che forniscono soluzioni globali per la transizione green o che producono apparecchiature per semiconduttori.
Il Giappone è invece da monitorare per i produttori di semiconduttori e batterie. Inoltre, con la forza lavoro giapponese in declino da decenni, ci sono aziende che offrono soluzioni leader per l’invecchiamento demografico delle società, come aziende di robotica, automazione e med-tech.

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