Un nuovo capitolo della telenovela del volo in continutà territoriale (cioè sovvenzionato dallo Stato) tra Ancona e Napoli (ma anche tra il capoluogo marchigiano Roma e Milano)
Dopo l'abbandono di Aeroitalia si scopre - come scrive il Corriere Adriatico - che costerà quasi il doppio rispetto a prima, per un servizio che, nella totalità delle tre destinazioni, sarà quasi dimezzato.
La questione rimanda nel primo bando - quello vinto da Aeroitalia, unica a partecipare - che ha messo sul piatto cifre talmente basse da rendere la continuità territoriale dalle Marche non sostenibile sul mercato.
Le somme - 9,5 milioni di euro dalla Regione e 14,1 milioni dallo Stato per tre anni - erano state stimate sulla base di uno studio che ora viene rimesso in discussione.
La compensazione finanziaria prevista nel bando-ponte è di 394.104 euro per la tratta Ancona-Linate e viceversa, di 232.277 euro per Fiumicino, e 219.202 euro per Napoli per garantire il servizio per un periodo di 45 giorni, rinnovabili fino a 7 mesi.
Cosa che nel caso di Napoli appare improbabile: i voli di Aeroitalia nei mesi di esercizio hanno avuto una media del 21,7%, per scendere al 16,8 di gennaio.
Pur con qualche remora - scrive il Corriere Adriatico - alla fine arriverà il via libera - tra oggi e lunedì dovrebbe essere messo nero su bianco in una delibera della giunta regionale marchigiana - alle due rotazioni giornaliere per Milano (che scendono a una il sabato e la domenica), al volo giornaliero andata e ritorno da e per Roma e ai collegamenti il lunedì e il venerdì con Napoli. Decolleranno dal 1° aprile.